Non basta una precettazione o un post social per cancellare la nostra storia’: questo il titolo dell’editoriale del Segretario generale Uilp Carmelo Barbagallo su Liguria Silver, il periodico d’informazione della Uilp Liguria.
“Mentre scrivo la Manovra di Bilancio è in fase di rifinitura. Rispetto a quando sono uscite le prime indiscrezioni, il mio pensiero non è cambiato molto: si tratta di una Manovra lacrime e sangue.
Contesto innanzitutto l’austerità che anche l’Europa sta portando avanti. Così come non eravamo d’accordo prima sull’austerità, non siamo d’accordo adesso. Nel nostro Paese i lavoratori e i pensionati in due anni hanno perso il 16% del proprio potere d’acquisto. Non lo recupereranno con una manovra di questi tipo.
C’è stato un gioco delle tre carte (o sarebbe meglio dire dei tre euro) sulle pensioni minime. In campagna elettorale esponenti di questo Governo dicevano di volerle portare a 1000 euro al mese. Da come si era prospettata la situazione all’inizio, ossia a Manovra appena scritta, sembrava che sarebbe aumentato di 10 centesimi al giorno. Poi un emendamento (sempre della maggioranza, come se la Manovra l’avesse scritta qualcun altro) chiedeva di aumentarle di 7 euro. Alla fine, adesso sembra chiaro che aumenteranno di appena 1,80 euro al mese. Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere.
Ma non basta, non sono solo le minime a soffrire. Anche le altre pensioni non se la passano bene.
Il resto della Manovra non è certo migliore: la sanità pubblica è in uno stato critico. L’anno scorso ben 2 milioni e mezzo di cittadini hanno dovuto rinunciare a curarsi per difficoltà economiche, e un milione di persone si sono trasferite dal Sud al Nord per ottenere cure adeguate. Le liste d’attesa al CUP sono interminabili, mentre chi ha conoscenze può permettersi di chiamare direttamente un primario amico oppure chi è ricco si rivolge direttamente alla sanità privata. Possiamo davvero considerarci soddisfatti di questo sistema sanitario? È evidente inoltre che serve valorizzare il lavoro straordinario dei professionisti della sanità.
Questa crisi colpisce soprattutto le persone anziane. Gli over 65 spesso si trovano a dover scegliere tra acquistare i farmaci di cui hanno bisogno e affrontare altre spese essenziali. Non possiamo ignorare che molti anziani, con pensioni basse, sono i più penalizzati dalle liste d’attesa e dalla difficoltà di accesso alle cure.”
Leggi QUI l’editoriale completo ‘Non basta una precettazione o un post social per cancellare la nostra storia’ e la versione integrale di Liguria Silver. All’interno anche una intervista al neo eletto Presidente della Regione Liguria Marco Bucci.