Liste d’attesa: battaglia vinta dalla Uil Pensionati Piemonte che ha permesso a una signora di ottenere una visita negata dall’Asl nei tempi prestabiliti. Rosa, 81 anni, affetta da una patologia agli arti inferiori, si era recata al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria per effettuare una visita in cui le avevano prescritto un esame ecodoppler da effettuarsi in 10 giorni, ma non le avevano dato la possibilità di effettuarlo né al pronto soccorso né presso la struttura ospedaliera. La signora Rosa ha provato così, attraverso i famigliari, a contattare il Cup dell’Asl che non ha potuto soddisfare la sua richiesta nei 10 giorni prescritti.

A quel punto la famiglia si è rivolta alla Uil Pensionati Piemonte. La Uilp ha sollevato il problema e ha richiesto di attivare la legge 124 del 98 consentendo così alla signora di ottenere finalmente il suo appuntamento presso il presidio ospedaliero San Giovanni Bosco. Ma è trascorso un mese anziché i 10 giorni previsti dalla prescrizione. La legge 124 del 98 prevede che, qualora l’attesa della prestazione richiesta si prolunghi oltre il termine fissato, l’assistito possa chiedere che la prestazione venga resa nell’ambito dell’attività libero professionale intramuraria a carico dell’Asl.

Chiesta l’attuazione della legge 124/98

“Abbiamo chiesto l’attuazione della Legge 124 del 98 risolvendo così un problema ma abbiamo capito che la procedura è sconosciuta ai più e comunque troppo complessa da attuare per una persona anziana” sottolinea il segretario Uil Pensionati Piemonte, Lorenzo Cestari: “Per questo motivo – aggiunge – abbiamo deciso di sostenere i cittadini, soprattutto anziani, attivando l’apposito numero telefonico 011.2417853 (attivo dal lunedì al mercoledì, dalle 9 alle 13) a cui è possibile rivolgersi per segnalare le difficoltà riscontrate e risolvere i problemi in materia di liste d’attesa di visite ed esami specialistici”.

Liste d’attesa: il privato ha davvero messo a disposizione i posti previsti?

Per trovare una soluzione al fine di ridurre le liste d’attesa, il segretario Uilp Piemonte si rivolge anche al presidente Cirio. “Prendiamo in parola il presidente della Regione, quando dice che un cittadino, con una sola telefonata al Cup, potrà risolvere i suoi problemi. Ma al momento non è così. A questo proposito – aggiunge Cestari – ci sono giunte segnalazioni anche relative alla gestione delle agende del privato convenzionato. Nello specifico da parte di cittadini che si sono rivolti al Cup senza trovare la disponibilità né nel pubblico né nel privato convenzionato. Salvo poi constatare che la stessa visita sarebbe invece stata disponibile fin da subito privatamente, chiaramente a pagamento”.

La domanda sorge spontanea: “Davvero il privato convenzionato – si domanda il segretario Uilp Piemonte – ha messo a disposizione tutti i posti previsti in agenda come dichiarato dal presidente Cirio?. E come si utilizzano i 25 milioni stanziati dal governo che dovrebbero consentire l’acquisto di prestazioni da parte del servizio sanitario per ridurre le liste d’attesa?”.