Rsa come centri servizi per l’accompagnamento degli anziani in struttura e a casa. E’ questa la visione del segretario della Uil Pensionati Piemonte, Lorenzo Cestari, intervenuto al convegno di Pinerolo, organizzato da Cgil, Cisl e Uil Piemonte sul futuro delle residenze sanitarie assistenziali. Un appuntamento carico di riflessioni e proposte, in un momento cruciale per la sanità piemontese, alle prese con le sfide del piano sociosanitario regionale in discussione.

Cestari ha denunciato senza giri di parole l’indebolimento strutturale del sistema di cura per gli anziani: “I bilanci degli enti locali si sono appesantiti. Sono venute meno le risorse, e l’unica risposta è stata il ‘piano di rientro’. La Regione ha moltiplicato le fasce di contribuzione solo per spendere meno, spingendo gli anziani nelle fasce più basse”.

Rsa: l’assistenza agli anziani è una priorità

Un punto chiave, ha sottolineato Cestari, è l’approccio stesso all’assistenza: “Dobbiamo decidere se l’assistenza agli anziani è una priorità. Per me sì, e la battaglia va fatta proprio ora, dentro il piano sociosanitario”. Il segretario ha ricordato come, durante la pandemia da Covid-19, oltre 5mila persone siano morte nelle rsa piemontesi: “Ci davano dei matti quando dicevamo che le strutture non erano adeguate. Mancavano le protezioni, ma soprattutto erano inadeguate le strutture. Dopo il Covid ci aspettavamo un cambio di rotta che non c’è stato, ossia Rsa non più come case di morte, ma luoghi di vita, che ci consentano di vivere in una società democratica”.

Il modello da seguire, ha suggerito, è quello dei “centri servizi”, ossia strutture sanitarie che offrono un accompagnamento continuativo, dalla residenzialità all’assistenza domiciliare. Esistono già dei modelli in Italia. “In Piemonte, invece – ha aggiunto Cestari – molte rsa sono in crisi o già fallite, mentre i grandi gruppi privati guardano solo ai posti letto accreditati e al business”.

Il convegno si è concluso con l’annuncio di un’iniziativa unitaria prevista per giugno, con la presentazione del manifesto “Tuteliamo gli anziani”. Un appello forte per una sanità più equa, che sappia mettere al centro la dignità delle persone e la coesione sociale. “Vogliamo che il sistema non si basi solo sulle rsa – ha concluso Cestari – ma su una rete territoriale solida, che dia risposte vere e sostenibili”.