Integrazione sociosanitaria e medicina del territorio: oggi, 22 luglio il seminario organizzato dalla Uil Pensionati Lazio.
“La materia socio sanitaria è una materia estremamente complessa e ampia che non abbiamo la presunzione di esaurire con questo seminario, che intende, invece, offrire un quadro della situazione attuale e dei progetti futuri. La Regione Lazio intende aumentare l’efficienza attraverso l’istituzione della figura del dirigente socio sanitario; speriamo che non si limiti ad occupare una poltrona, ma che invece svolga una funzione di raccordo tra le persone fragili e/o anziane che debbono affacciarsi ad un percorso di cure attraverso un reale lavoro di coordinamento”. Così il Segretario generale della Uil Pensionati Lazio, Oscar Capobianco, nel corso del suo intervento introduttivo:
“Non possiamo affermare che l’assessore Maselli non sia sensibile rispetto alla questione delle persone fragili e anziane, anche attraverso l’istituzione dei tavoli sul sociale, ma riteniamo che vi sia bisogno di un serio coinvolgimento dei diretti interessati attraverso la partecipazione delle OOSS e un’accelerazione del compimento dei progetti del Pnrr che sono molto in ritardo.
Il riferimento è al mantenimento, da parte del Presidente Rocca, della delega alla sanità, che persevera in un atteggiamento poco collaborativo; quella che doveva essere una situazione momentanea si è trasformata in una situazione stabile che ci mantiene in uno stato di allerta, poiché l’auspicio sarebbe stato quello di incaricare una persona altamente competente con la quale potere concertare alcune situazioni.”

Lo sviluppo delle reti e dei servizi

Nel corso del convegno sono la segretaria regionale Maria Carla Pucci ha analizzato i ritardi dei progetti del Pnrr e sottolineato l’uso inefficiente delle risorse economiche. “Sarebbe necessaria una programmazione delle spese, soprattutto quelle relative alla sanità e alla medicina territoriale”. La dirigente sindacale ha poi rimarcato l’esigenza del “rafforzamento del coinvolgimento delle persone e dei diretti interessati per rispondere ai bisogni specifici; sarebbe utile anche mettere in atto processi che coinvolgano i cittadini nei progetti e valorizzare una formazione maggiore per il personale sanitario, oltre a semplificare i processi burocratici e sviluppare anche altre soluzioni tecnologiche per una più semplice accessibilità alle cure”.
La segretaria nazionale Francesca Salvatore ha illustrato lo sviluppo delle reti e dei servizi alla luce del DM/77 concentrandosi su:
  • Case della Comunità.
  • ospedali di comunità.
  • centrale operativa territoriale.
  • infermiere di famiglia e comunità.
  • assistenza domiciliare integrata e telemedicina.

Integrazione sociosanitaria e medicina del territorio: le conclusioni di Barbagallo

Il segretario generale della Uil Pensionati Nazionale, Carmelo Barbagallo, ha infine sottolineato l’importanza della giustizia sociale e delle formazione per rispondere ai cambiamenti: “Noi vogliamo semplicemente una sanità che funzioni, non chiediamo miracoli. Di miracoli non abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di fatti. Noi da parte nostra dobbiamo continuare a formarci, essere coerenti e portare avanti le nostre proposte. Dobbiamo portarle avanti non solo a livello nazionale, ma nelle Regioni, nei Comuni, nelle Province. Dobbiamo fare in modo che non solo ci ascoltino, ma che ci sentano.”