Il 25 Novembre si rinnova l’impegno alla lotta “Contro la violenza sulle donne” e anche quest’anno diciamo NO ai femminicidi, agli abusi, alle violenze.
I dati raccolti per il 2022, fino al mese di ottobre, ci dicono che sono 46 le donne uccise in Italia per mano quasi sempre di un familiare. Insieme a loro ci sono bambini uccisi con le loro madri o bambini rimasti senza madre e spesso con il padre in prigione. Basterebbe già questo dato italiano a dare una visione del dramma che stiamo vivendo: il numero telefonico 1522, dedicato a raccogliere le denunce, ci dice però che il fenomeno è enormemente più vasto.
La violenza contro le donne riguarda purtroppo anche le donne anziane anche se le analisi dei dati del fenomeno si fermano ai 70 anni e le donne anziane sono due volte vittime: come anziane fragili per età e come donne.
La violenza sulle donne anziane ha la stessa faccia feroce di quella sulle più giovani e aggiunge alle botte e agli abusi forme più subdole: si tratta dei frequenti fenomeni di violenza economica e di violenza psicologica che come sappiamo sconfina facilmente in quella fisica.
Sono aspetti ancora più difficili da denunciare o di cui addirittura essere consapevoli e quindi il lavoro è ancora tanto per fare uscire queste donne dal silenzio: il loro e quello delle istituzioni.
La solitudine in cui spesso le donne anziane vivono, favorisce chi si vuole approfittare di loro, usando i loro soldi che spesso non sanno gestire o che non hanno mai avuto l’opportunità di gestire in autonomia, e maltrattandole: negare loro assistenza o non supportarle nelle grandi fatiche che stanno affrontando anche nella cura dei loro familiari o perché non sanno più “badare a loro stesse “come in passato.
Il Sindacato ha molti strumenti per intervenire contro questi crimini come la contrattazione sociale, l’ascolto diretto, l’avvio ai nostri sportelli dedicati, e li deve usare tutti.
Promuovere la cultura dei diritti significa anche lottare contro la violenza.
Segreteria Regionale UILP Lombardia