Due gli incontri in video conferenza che si sono svolti ieri, giovedì 2 aprile, tra sindacati dei pensionati, confederazioni e dirigenti regionali per fare il punto sulla situazione sanitaria in Friuli Venezia Giulia

In mattinata i sindacati dei pensionati Spi, Fnp, Uilp, e le confederazioni Cgil, Cisl, Uil del Friuli Venezia Giulia hanno incontrato i dirigenti di Federsanità e Anci per discutere della difficile situazione che in questi giorni sta interessando le strutture residenziali per anziani del territorio. In particolare i sindacati hanno evidenziato alcune criticità, già emerse prima dell’emergenza Covid19, che con il diffondersi dei contagi nelle strutture, rischiano di aggravare ancora di più la situazione. Sul tavolo le linee guida regionali, emanate per far fronte all’emergenza, e ritenute dai sindacati insufficienti e inadeguate a prevenire ed arginare il diffondersi del virus tra gli ospiti e gli operatori sanitari. Federsanità e Anci hanno assicurato maggiori controlli e un più attento monitoraggio dello stato delle RSA rimandando il confronto ad un prossimo incontro da definire entro le prossime settimane.

La sanità a livello regionale è stata invece oggetto dell’incontro, sempre in video conferenza, che si è svolto, nel pomeriggio, tra sindacati dei pensionati e la Direzione sanitaria regionale che ha fornito un quadro complessivo della situazione in merito alla disponibilità dei posti nelle terapie intensive (il cui utilizzo, secondo i dati forniti dalla Direzione, al momento è pari al 60%), all’età media di mortalità (che in regione si attesta intorno agli 85 anni) e al numero complessivo di contagi all’interno delle strutture per anziani (circa 300).

Sollevata dai sindacati dei pensionati di Spi, Fnp, Uilp anche la questione relativa alla possibilità di stipulare accordi con le strutture private, al fine di incrementare le attività assistenziali e avere maggiore disponibilità di posti letto. Accordi che la Direzione ha assicurato essere già in fase di chiusura.

Preso atto del quadro fornito dalla Direzione sanitaria regionale, i sindacati hanno ribadito il proprio impegno nel continuare a monitorare l’andamento della situazione sanitaria su tutto il territorio della regione in attesa di nuovi dati, più rassicuranti.