Si è svolto, martedì 12 maggio, tra Spi, Fnp, Uilp Friuli Venezia Giulia e l’Assessore alla Sanità, un incontro incentrato sull’andamento della situazione dell’assistenza socio sanitaria agli anziani della Regione durante l’emergenza Covid 19.

Durante l’incontro, Spi, Fnp, Uilp hanno chiesto all’Assessore informazioni precise riguardo alla condizione degli assistiti delle case di riposo e dell’assistenza domiciliare, rispetto ai controlli effettuati e ai servizi erogati, al numero dei decessi ( i Sindacati hanno chiesto di avere i dati relativi all’indice di mortalità del 2019 per poter fare un confronto con i dati attuali) e all’andamento dei contagi.

Quando all’andamento dei contagi, se i dati sono assolutamente incoraggianti in Regione, permane una forte criticità a Trieste, specialmente nelle case di riposo, dove si sono concentrati i decessi e i contagi sia tra gli utenti che tra gli operatori. A questo proposito i sindacati hanno evidenziato la contraddizione tra l’urgenza di isolare gli utenti contagiati delle case di riposo, evidenziata almeno da un mese – ma già prevista nelle linee guida dell’Istituto superiore della sanità nel mese di marzo – e la conferma dell’opzione nave traghetto, che appare discutibile non solo in considerazione dei costi e delle peculiarità della struttura e dei dubbi sulle capacità organizzative della società assegnataria in materia di servizi sanitari e assistenziali, ma anche dei ritardi accumulati, incompatibili con l’obiettivo di limitare i contagi e i decessi.

Inoltre, le Organizzazioni sindacali hanno avanzato la richiesta di una profonda revisione del piano socio sanitario e evidenziato la necessità di definire un Piano per l’anziano che metta al centro il riconoscimento della persona e delle sue fragilità, privilegiando la domiciliarità e l’assistenza territoriale. Su quest’ultimo punto l’Assessore si è impegnato ad assumere nel breve periodo i primi provvedimenti a favore dei servizi territoriali e ad aprire un tavolo di confronto con i Sindacati.

In ultimo, i Sindacati hanno chiesto all’Assessore di valutare l’opportunità di sostenere una posizione positiva con il Governo riguardo l’utilizzo del fondo Mef per potenziare gli investimenti sul rafforzamento del sistema sanitario.