Consiglio Uilp Umbria: si è tenuto oggi, 4 dicembre, a Perugia il Consiglio Uilp Umbria. Hanno partecipato alla riunione Elisa Leonardi, Segretaria generale Uilp Umbria, Maurizio Molinari, Segretario generale Uil Umbria, Pasquale Lucia, Segretario organizzativo Uilp Nazionale e Carmelo Barbagallo, Segretario generale Uilp, che ha concluso i lavori della giornata.

Nel corso del suo intervento conclusivo del Consiglio Uilp Umbria, Barbagallo ha dichiarato: “”Fino a quando non risponderanno alle nostre richieste ci sarà la mobilitazione in tutti i modi possibili. Non ci sono spallate. Il governo durerà cinque anni? Noi faremo cinque anni di tentativi per avere risposte sulla nostra piattaforma unitaria”

“Nonostante l’attacco al diritto di sciopero abbiamo riempito le piazze di tutto il Paese e ricominceremo se non ci daranno le risposte che ci servono. I pensionati hanno bisogno di recuperare il potere di acquisto – ha sottolineato – e questo si può fare non solo adeguando le pensioni, perché non è un aumento ma solo un parziale recupero dell’inflazione dell’anno precedente”.

Per Barbagallo c’è poi la questione sanità, con in particolare le liste di attesa che si sono nuovamente allungate. “Perché  questo governo non vuole utilizzare il Mes a cui invece dovrà dare il consenso perché ci sono in ballo 36 miliardi per la sanità. Ogni volta che andiamo a parlare delle liste di attesa, della legge per la non autosufficienza e per tutte le questioni della riforma sanitaria ci dicono che non ci sono i soldi e che non prendono quelli del Mes perché a debito. E perché tutti gli altri sono a credito invece?”.

Sul fronte Parlamento, invece, dopo le oltre 600 lettere (una per ciascun parlamentare) consegnate per esprimere “grande preoccupazione circa le politiche in atto e quelle future rivolte alle persone anziane e pensionate”, Barbagallo ha spiegato di avere “avuto singole risposte e non tanto rassicuranti”. “Perché torniamo sempre allo stesso problema, quello della mancanza di soldi. Noi gli abbiamo detto dove prenderli, ad esempio nei profitti fatti in questo ultimo periodo da multinazionali e finanziarie, ma non lo vogliono fare. Li vogliono prendere sempre e soltanto sui pensionati e lavoratori perché questa è la cosa più facile che gli viene”