Consiglio regionale della UIL Pensionati Puglia, allargato ai dirigenti UILP impegnati nelle CSC UIL comunali: ai lavori hanno partecipato Stefano Frontini, Segretario Organizzativo UIL Puglia, Gianni Ricci Segretario Generale UIL Puglia, Cecilia De Laurenzi, Tesoriera UILP Nazionale, Pasquale Lucia, Segretario Organizzativo UILP Nazionale e Carmelo Barbagallo, Segretario Generale Uil Pensionati Nazionale, che ha concluso i lavori.
La Segretaria Generale della UIL Pensionati Puglia, Tiziana Carella, nella sua relazione introduttiva ha tracciato un bilancio dell’intenso lavoro della categoria dei Pensionati su tutto il Territorio pugliese. Hanno poi illustrato le linee programmatiche dell’attività politico-sindacale della UILP Puglia per il 2025.
“Dinanzi ad un Governo, che vive in un mondo parallelo, che racconta come in una favola, castronerie sulla situazione del paese, esalta una eccezionale crescita dell’occupazione, di salari e pensioni, di investimenti nel welfare e nella sanità, possiamo rispondere con numeri alla mano, che cresce solo la povertà, la precarietà, il numero di persone che rinunciano a curarsi, gli evasori e gli stipendi dei membri del governo che non sono anche parlamentari, mentre ai nostri pensionati, è stata elargita una vergognosa mancetta di pochi spiccioli al mese.”
“In questi giorni – ha proseguito la Segretaria Generale Uilp Puglia – è in approvazione il Bilancio di Previsione della Regione Puglia, anche il governo regionale, un governo di sinistra, si è concentrato più sulle risorse da assegnare al trattamento di fine mandato di assessori e consiglieri, invece di potenziare il finanziamento del sistema sanitario regionale, del welfare, e dell’invecchiamento attivo, al momento il nostro giudizio è totalmente negativo.

Carella: in Puglia pensioni povere e servizi insufficienti

 In Puglia, i dati sulla mobilità passiva sono indicibili, avendo accumulato un saldo negativo di -126,9 milioni di €, siamo all’ottavo posto nella media nazionale, di questi il 73% va alla sanità privata. Nel 2023 in Puglia, l’8,4% della popolazione ha rinunciato a curarsi, e di questi 1 anziano su 4, circa il 18,4% degli over 65 pugliesi. I nostri anziani, rinunciano a curarsi per le interminabili liste d’attesa, ormai le attese per visite specialistiche e esami diagnostici, superano 1 anno e nei casi peggiori si arriva a 2 anni, quando le liste non sono chiuse.
Un sistema sanitario depauperato e defraudato dei suoi principi fondanti: universalità, eguaglianza ed equità. Si continua invece ad investire sulla sanità privata, dove una gran parte della popolazione, di cui molti pensionati rinunciano a curarsi, circa 88.000, gli anziani che nel 2024, hanno rinunciato alle cure farmaceutiche, pari al 19%.”
La UIL Pensionati continua a rivendicare la piena rivalutazione di tutte le pensioni all’inflazione, l’ampliamento della platea dei beneficiari della Quattordicesima e l’incremento dell’importo per chi già la riceve, l’aumento dell’importo per le pensioni minime, e la modifica del paniere Istat adeguandolo ai reali consumi delle persone anziane che costituiscono la parte più rappresentativa della popolazione.
 “La UIL Pensionati nazionale, viste le imminenti festività natalizie ha elaborato qualche giorno fa, un piccolo opuscolo, su cosa vorrebbero trovare i pensionati sotto l’albero di natale: una sanità che funzioni, la piena rivalutazione delle pensioni, risorse per la legge sulla non autosufficienza.
 Io invece, posso dirvi con certezza, cosa troveranno, le pensionate ed i pensionati pugliesi: servizi di assistenza e cura insufficienti, pensioni povere, gap previdenziale per le pensionate, tasse più alte rispetto ai loro colleghi europei, liste d’attesa infinite per esami e visite specialistiche.”

Consiglio regionale Uilp Puglia: conclusioni di Barbagallo

Nel suo intervento conclusivo, Barbagallo ha ribadito la sua posizione in merito a quella che considera una Manovra di bilancio ‘lacrime e sangue’ .”Nel nostro Paese -ha dichiarato Barbagallo- i lavoratori e i pensionati in due anni hanno perso il 16% del proprio potere d’acquisto. Non lo recupereranno con una manovra di questi tipo.
 Il resto della Manovra non è certo migliore: la sanità pubblica è in uno stato critico. L’anno scorso ben 2 milioni e mezzo di cittadini hanno dovuto rinunciare a curarsi per difficoltà economiche, e un milione di persone si sono trasferite dal Sud al Nord per ottenere cure adeguate. Per questi e per tanti altri motivi la Uilp è scesa convintamente in piazza lo scorso 29 novembre in occasione dello sciopero generale indetto da Uil e Cgil.”