Consiglio regionale Uilp Puglia: ieri 7 maggio, si è svolto a Bari il Consiglio Regionale della UIL Pensionati Puglia.
Alla partecipata assemblea sono intervenuti: Tiziana Carella, Segretaria Generale UIL Pensionati Puglia, Gianni Ricci, Segretario Generale UIL Puglia, Antonio Derinaldis, Presidente della Federazione Nazionale ADA, Cecilia De Laurenzi, Tesoriera UILP Nazionale e Carmelo Barbagallo, Segretario Generale Uil Pensionati Nazionale.
Nella relazione introduttiva, Tiziana Carella, ha evidenziato le criticità in cui versa la sanità pugliese, “un sistema sanitario, malato cronico di sprechi ed incapacità di gestire le esigue risorse a disposizione, privo di visione prospettica e incapace di programmare a lungo termine cure ed assistenza per un numero sempre crescente di persone anziane e non autosufficienti”.
“Occorre imprimere una inversione di rotta – ha proseguito la Segretaria Generale UILP Puglia – e riportare il sistema santario regionale e quello di welfare davvero al servizio delle persone, senza distinzione alcuna, perchè il diritto alla salute costituzionalmente garantito dal nostro ordinamento venga assicurato a tutti senza distinzione di età anagrafica, perchè la vita va difesa sempre, dal primo vagito, all’ultimo respiro e come tale va garantito con la stessa dignità”.
Consiglio regionale: le conclusioni di Barbagallo
Le conclusioni sono state affidate al Segretario Generale UILP, Carmelo Barbagallo, il quale ha ribadito l’impegno della UILP nei confronti del Governo per la tutela dei dirtti degli oltre quattordici milioni di anziani del nostro Paese, poche confuse e insufficienti risposte sono arrivate sulla non autosufficienza e sulle politiche di invecchiamento attivo, contenute nel decreto attuativo della Legge Delega 33/2023, una legge di civiltà che rischia di diventare un occasione persa.
“Le persone anziane nel nostro Paese – ha proseguito, Carmelo Barbagallo, sono una risorsa e non un peso di cui liberarsi. Per questo da tempo chiediamo di istituire un servizio civile di anziani attivi che permetta alle persone anziane di contribuire, con attività leggere, ad integrare le loro basse pensioni, colpite da anni di tagli e dalla perdita del potere d’acquisto.”
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