Si è svolto a Cagliari, oggi 13 maggio, il Congresso Uilp Sardegna.

Alla riunione hanno partecipato, tra gli altri, Il Segretario generale Uilp Carmelo Barbagallo, Il Segretario organizzativo Uilp Pasquale Lucia, la Segretaria generale Uil Sardegna Maria Francesca Ticca.

Il Congresso Uilp Sardegna ha rieletto Rinaldo Mereu Segretario generale.

Nel corso del suo intervento Mereu ha dichiarato: “Perché lo slogan “Insieme per costruire”? Perché partendo dai concreti e gravi problemi delle persone, vogliamo partecipare a “costruire insieme” una cultura e uno spirito collettivo nuovi, che coinvolgendo donne e uomini, anziani e giovani, determini una rinascita sociale ed economica aperta da una nuova fase di opportunità.
Per questo “noi Sindacato delle persone e per le persone” intendiamo, attraverso le nostre proposte, rivendicare una fase di confronto per il cambiamento, pienamente consapevoli che ricostruire il tessuto sociale ed economico del Paese sia immediatamente necessario. Perciò sosteniamo e rivendichiamo politiche cogenti che risaltino la centralità del lavoro come fattore fondamentale della promozione umana e sociale, contribuendo con esso alla costruzione di una società più equa e ugualitaria dove tutte e tutti possano esprimere le proprie potenzialità nella certezza del futuro. Questo obiettivo si fonda sulla consapevolezza che la volontà di progredire e migliorare non sia prerogativa di questa o quella generazione, ma sia patrimonio di sentimenti universali che coinvolgano tutte le persone.”

Il Segretario generale Uilp Carmelo Barbagallo, concludendo i lavori del Congresso, ha dichiarato: ” Lo slogan che la Uilp Sardegna ha scelto per questo Congresso ‘Insieme per costruire’ è in perfetta armonia con ciò che la Uilp sostiene da tempo: serve un patto intergenerazionali tra giovani e anziani. Questo, alla luce del grande cambiamento demografico: il nostro è il secondo Paese più vecchio al mondo. Questo allungamento della vita ci impone di pensare a nuovi modelli vita e di lavoro. Ad esempio, invece di far fare i lavori socialmente utili ai giovani (cosa che ha creato solo tanto precariato), questi lavori si potrebbero far fare agli anziani che lo desiderano, in modo che possano anche integrare le basse pensioni. I giovani potrebbero assistere le persone anziane e aiutarli a comprendere le nuove tecnologie. Questo aiuterebbe gli anziani e creerebbe buoni posti di lavoro per i giovani.

Da troppo tempo in questo Paese si cerca di mettere contro giovani e anziani, lavoratori e pensionati, che invece devono andare avanti insieme, sono due facce della stessa medaglia.

Per crescere dobbiamo ricordare il passato, praticare il presente e costruire il futuro. Insieme.”