“Non devono essere gli anziani a subire disservizi e disagi. L’Azienda ci ripensi, non penalizzi le categorie più deboli”. A dichiararlo Spi, Fnp, Uilp Codigoro, a seguito delle molte segnalazioni di disservizi e disagi causati dalle file alle Poste.
“È un punto molto dolente, ci sono arrivate diverse lamentele da chi ora è costretto a fare le file al freddo. E prima, in estate, sotto un sole cocente- continuano i Sindacati- Parliamoci chiaro: gli anziani sono i principali clienti degli uffici postali.”
“La pensione a inizio mese, le bollette pagate ancora a mano. Chi è in là con gli anni non ha dimestichezza con le nuove tecnologie e inevitabilmente cerca un contatto diretto con gli uffici. Se Poste riduce questo tipo di servizi, rischia di penalizzare i settori più deboli della società.
“Vogliamo dirla tutta? Per molti andare all’ufficio postale è anche un momento di socialità e aggregazione. Un modo per evitare la solitudine, che può portare a depressioni di vario genere. Siamo tutti d’accordo che le misure di sicurezza vadano seguite. Ma mi sembra che Poste vada anche un po’ oltre, accettando solo i clienti di turno allo sportello e agli altri tutti sul marciapiede. Magari con il rischio di ammalarsi. L’azienda potrebbe pensare a riorganizzare diversamente alcuni servizi, facendo un piccolo sforzo.
Poste è diventata come una banca e certi altri servizi non li fa più, o comunque non come un tempo. L’azienda è diventata un vero colosso ed è pure molto difficile ragionarci, per certi versi è più semplice farlo con le amministrazioni pubbliche. Come Sindacati non possiamo fare altro che spingere per chiedere più aperture degli uffici.”