“Condividiamo l’impegno dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania per la campagna di vaccinazioni anti-Covid. Pur avendo apprezzato l’incontro avvenuto ieri con il quale l’Asp ha dato seguito alla richiesta dei rappresentanti dei lavoratori, restiamo però sempre in attesa di convocazione richiesta il 6 febbraio per l’istituzione di un fondamentale e omnicomprensivo Tavolo della Salute, come prescrive il protocollo regionale assessoriale sottoscritto il 18 novembre e valido a cascata anche per le nove province. Oltre l’Asp, peraltro, sarebbe auspicabile che al Tavolo partecipi pure il sindaco metropolitano”. A dichiararlo, al termine dell’incontro tenutosi ieri, 18 febbraio, nella sede dell’Asp per discutere di vaccinazioni a favore dei soggetti anziani e fragili residenti in provincia, Spi, Fnp, Uilp e Ugl Catania.

I Sindacati hanno “sottolineato la massima attenzione delle organizzazioni sindacali su quanto avverrà in queste settimane, assicurando massima collaborazione e sostegno ai più anziani e alle persone fragili tramite i Patronati, i Caf e in ogni sede utile. In particolare siamo pronti a rendere disponibili le nostre sedi per le prenotazioni delle vaccinazioni e chiediamo alle autorità sanitarie ogni possibile sforzo perché siano limitati al massimo disagi, file, grandi spostamenti, disfunzioni, ritardi”.

Nel corso della riunione, l’Asp ha rassicurato i Sindacati dei pensionati sul fatto che tutto il personale sanitario è stato vaccinato, compresi medici e parasanitari operanti nelle RSA e in tutte le 700 case di riposo o alloggio che emergono dagli elenchi ufficialmente trasmessi.

L’Asp di Catania ha anche riferito dell’istituzione di un hub destinato alle vaccinazioni per i soggetti fragili e non solo

I Sindacati dei pensionati hanno anche sollecitato tempi brevi per le revisioni delle invalidità civili con aggiornamento sulle commissioni: gli uffici sono al lavoro per la loro ricostituzione. Infine, dopo avere ribadito la necessità di “fare presto coinvolgendo al massimo i medici di base e i farmacisti per fronteggiare nel miglior modo possibile la preoccupante avanzata delle varianti del Coronavirus” e di trovare spazi validi per le vaccinazioni possibilmente in ogni comune di residenza, Spi, Fnp, Uilp e Ugl pensionati hanno sollecitato “massima attenzione, soprattutto nel caso in cui le tabelle di marcia non venissero rispettate, per le lavoratrici e i lavoratori in costante rapporto con il pubblico, ovvero di quelle categorie professionali già individuate nei vari DPCM susseguitisi durante la fase pandemica, che svolgono un servizio di fondamentale rilievo sociale e che non si sono mai fermati neppure nei mesi più delicati del primo lockdown”.