Brindisi, 21 maggio 2015: presidio dei sindacati dei pensionati Spi Cgil,Fnp Cisl e Uilp Uil di Brindisi.

“Dare attuazione senza trucchi alla sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato lo stop agli adeguamenti sulle pensioni oltre i 1.450 euro al mese imposto dalla legge Monti-Fornero” è quanto si legge nel comunicato unitario delle organizzazioni sindacali dei pensionati di Brindisi.

“I pensionati rivogliono indietro ciò che è stato loro sottratto illegalmente. Il torto che quella misura comportava, i sindacati dei pensionati l’avevano fatto presente ripetutamente al Ministro Fornero e al Presidente Monti, che decisero comunque di ignorarlo. La Riforma Fornero fa acqua da tutte le parti: il blocco, gli esodati, la pensione a 70 anni, la mortificazione dei giovani. Ci si confronti, si discuta, si trovino soluzioni che funzionano senza commettere ingiustizie. I pensionati sono arrabbiati, perché, al di là del blocco della rivalutazione, continuano a percepire “trattamenti indecenti”. Negli ultimi 15 anni hanno perso oltre il 30% del potere d’acquisto senza contare che la categoria dei pensionati è quella tra le più tartassate dall’erario italiano. Se all’estero, infatti, essi godono spesso di un trattamento fiscale privilegiato, in Italia accade il contrario: non solo non hanno benefici fiscali rispetto alle altre categorie di contribuenti, ma risultano penalizzati nel gioco delle detrazioni che sono più basse rispetto al lavoro dipendente.”