“Siamo una regione che sta invecchiando e continuerà a invecchiare, quindi occorre effettuare scelte soprattutto politiche per risolvere il problema del vertiginoso aumento di richieste di assistenza da parte di persone non autosufficienti“. Ad affermalo è il segretario generale Uil Pensionati Piemonte, Lorenzo Cestari che ha partecipato alla conferenza del Pd nel Comune di Torino dove è stata discussa la mozione sul tema dell’aumento richieste “Rsa ed emergenza non autosufficienza a Torino”.
I numeri del resto parlano chiaro: dal 2029 le richieste di assistenza sono quasi raddoppiate, passando da 4.325 a 7.170, secondo l’analisi dell’Unità Generica (Uvg). Le persone che necessitano di assistenza domiciliare, stando ai dati forniti da Uvg, sono salite a 3.627 nel 2023, rispetto alle 1.820 del 2019, mentre quelle che hanno bisogno di un inserimento in Rsa sono arrivate a 3.232 nel 2023, contro le 2.194 del 2019. L’Asl di Torino aveva inserito in struttura 1.925 persone, erano 1.587 nel 2019. Più che raddoppiate, in soli due anni, le liste di attesa per l’inserimento in Rsa: 1.953 casi nel 2024. Erano 950 del 2022.
Aumento richieste assistenza: confrontarsi con i sindacati
“Occorre che la politica sappia affrontare queste scelte quando si discute del piano socio sanitario sottolinea ancora Cestari. “E’ necessario – aggiunge – confrontarsi con i sindacati e prendere delle decisioni che vadano incontro ai bisogni crescenti delle persone non autosufficienti e pensare a strategie di intervento innovative che sappiano sviluppare l’assistenza domiciliare e risolvere in concreto i problemi delle liste di attesa”.