Anziani, fragili e bambini i meno tutelati dal sistema sanitario regionale. Una sanità smantellata e da ricostruire: “Peggiora l’assistenza agli anziani non autosufficienti e nell’area ospedaliera la percentuale di pazienti di età superiore ai 65 anni con diagnosi di frattura del collo del femore operati entro 2 giorni non raggiunge la sufficienza. Stessa cosa per la percentuale di parti cesarei primari in maternità di I livello. E’ la fotografia di una regione che mette ai margini le categorie più fragili della società, quelle che invece andrebbero maggiormente tutelate. Gli anziani in una regione che sta invecchiando sempre più, ma anche il futuro e la speranza di questa terra in via di spopolamento: le nuove generazioni”.

Lo dichiara Carmine Vaccaro, segretario della Uil Pensionati Basilicata, commentando i dati del report del Ministero della salute sui Lea. “Se da un lato la Basilicata raggiunge a livello generale la sufficienza- rimarca Vaccaro – non mancano le criticità. Che andrebbero analizzate nel dettaglio per far in modo di trovare immediate soluzioni”.

Anziani e bambini: la sufficienza non basta

“La sufficienza non basta- sottolinea il segretario della Uilp Basilicata– non ci dobbiamo accontentare di essere tra le 13 regioni promosse dal report. Il dato più preoccupante è quello relativo al tasso (tra i più alti in Italia) dei cittadini che rinunciano alle prestazioni sanitarie per inappropriatezza organizzativa nell’offerta dei servizi e/o per ragioni economiche”. “Ancora da segnalare numeri in calo rispetto alla prevenzione collettiva, ma anche nell’area distrettuale. Qui a  preoccupare sono soprattutto gli indicatori relativi all’intervallo allarme-target dei mezzi di soccorso. Indice che misura la capacità tempestiva di risposta del sistema di emergenza e le performance del 118. Inferiore alla soglia di sufficienza anche l’indicatore sulla copertura vaccinale nei bambini contro morbillo-parotite-rosolia”.

“Per tutte queste ragioni chiediamo al neo-assessore alla sanità della Regione, Cosimo Latronico e al governatore Vito Bardi di rimettere in piedi la sanità lucana, devastata dalla precedente gestione. In attesa di un Piano sanitario da 5 anni e di trovare una immediata soluzione ai tempi lunghi relativi alle liste d’attesa. L’auspicio è che questa nuova legislatura metta al centro della sua attività di governo i bisogni dei più fragili, anziani, disabili, bambini e che guardi con attenzione ad un dialogo proficuo con le parti sociali. Come invece non hanno fatto nei 5 anni precedenti”.