“I fondi negoziali vanno bene ma si deve fare di più sul fronte della democrazia economica, della condivisione, della diffusione delle informazioni tra i lavoratori e i pensionati che sono gli azionisti e i beneficiari dei fondi”. Lo ha detto il Segretario generale della Uilp Romano Bellissima, intervenuto questa mattina nel convegno nazionale su “Azionariato attivo: la shareholder rights i diritti degli azionisti gli investitori istituzionali” promosso dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
“Il mondo è profondamente cambiato – ha detto ancora Bellissima – e la crisi ha accelerato il cambiamento. Rispetto a questo complesso scenario, il nostro Paese ha accumulato grandi ritardi su questo come su altri importanti temi.
I fondi pensione negoziali chiusi sono 32, associano circa un terzo degli aventi diritto, il capitale ammonta a 47 miliardi. Fondamentalmente questi fondi vanno bene. Il rendimento è quasi il doppio del tfr. Però non c’è un avanzamento sul fronte della democrazia economica.
Gli investimenti nell’economia reale rappresentano solo lo 0,3% del capitale. È ovvio che gli investimenti devono ricercare la giusta remunerazione, con rendimenti il più possibile sicuri e stabili nel tempo, perché stiamo parlando di previdenza complementare, cioè della vita futura dei lavoratori. Ma il legislatore dovrebbe provvedere a poter utilizzare questi capitali garantendo una remunerazione adeguata.
C’è ancora molta diffidenza rispetto ai fondi, perché l’informazione è profondamente carente e per tante ‘cattive abitudini ‘ di amministratori delegati di società quotate che ricevono buone uscite miliardarie dopo pochi anni o addirittura pochi mesi di incarico, risorse che potrebbero essere investite in altro modo più vantaggioso per la maggioranza degli azionisti e per il Paese.
Dovremmo organizzare e informare meglio gli azionisti, i lavoratori iscritti ai fondi pensione.
C’è anche una grande carenza della politica, che va sicuramente colmata”