Sono circa 3 milioni e mezzo i pensionati che quest’anno riceveranno la 14esima. Di questi circa un milione e mezzo la riceveranno per la prima volta e gli altri riceveranno un importo incrementato.

“Dimostrazione – come ha affermato Romano Bellissima, Segretario generale Uil pensionati  – che quando i governi accettano il confronto con il sindacato e si cercano soluzioni condivise, si hanno risultati positivi per i cittadini e per la società.”

A beneficiare per la prima volta della quattordicesima saranno i pensionati con un’età pari o superiore a 64 anni e con redditi mensili da 1000 euro, mentre gli oltre 2 milioni di pensionati, con redditi fino a 750 euro, che già ricevono la quattordicesima, l’importo della stessa verrà incrementato.

La somma aggiuntiva, dunque, verrà erogata in misura diversa a seconda se:

  • il titolare della prestazione ha un reddito complessivo personale entro 1,5 volte il trattamento minimo previsto nel fondo pensione lavoratori dipendenti (cioè entro i 9.786,86 euro annui)
  • il titolare della prestazione ha un reddito complessivo personale compreso tra 1,5 volte il trattamento minimo e 2 volte il predetto trattamento (cioè superiore a 9.786,86 € ed entro la soglia di 13.049,15 € annui).

Oltre tale soglia, l’aumento viene corrisposto fino a concorrenza del predetto limite reddituale incrementato della somma aggiuntiva ipoteticamente spettante (clausola salvaguardia).

Occorre specificare che ai fini della determinazione del reddito è rilevante il solo reddito individuale del titolare composto, oltre che dalla pensione stessa, dai redditi di qualsiasi natura, con l’esclusione dei trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto e competenze arretrate. Sono escluse, inoltre, le pensioni di guerra, le indennità per i ciechi parziali, l’indennità di comunicazione per i sordomuti.

L’importo erogato dal 2017 varia a seconda dell’anzianità contributiva complessivamente maturata e del reddito del pensionato.

Nello specifico, se il reddito è superiore a 1,5 volte il trattamento minimo ed entro le 2 volte la somma è pari a:

  • 336 euro,  se ha versato fino a 15 anni di contributi (18 anni per i lavoratori autonomi)
  • 420 euro, fino a 25 anni di contributi (fino a 28 anni per i lavoratori autonomi)
  • 504 euro, se ha versato più di 25 anni di contribuzione. (più di 28 anni per i lavoratori autonomi)

Se il pensionato ha un reddito sino a 1,5 volte il trattamento minimo Inps l’importo è pari a:

  • 437, se la contribuzione versata è inferiore a 15 anni
  • 546, se ha versato fino a 25 anni di contributi
  • 655 euro, se la contribuzione versata è superiore a 25 anni.

La tabella sottostante riepiloga la nuova articolazione nella corresponsione della somma aggiuntiva dal 2017

La somma aggiuntiva spetterà alle pensioni di anzianità, pensioni anticipate, assegni ordinari di invalidità e pensioni di inabilità, pensione di reversibilità e indiretta.

Chi invece non avrà diritto alla quattordicesima mensilità sono i titolari di pensioni di invalidità civile, pensioni o assegni sociali, pensioni di guerra e rendite Inail, pensioni liquidate da fondi diversi.

La quattordicesima viene corrisposta il 1 luglio se si ha il conto alle Poste, il 3 luglio se si ha il conto in Banca; per coloro che perfezionano il requisito anagrafico nel secondo semestre dell’anno 2017 il pagamento verrà effettuato a dicembre 2017.