In piazza per il potere d’acquisto delle pensioni e per la sanità. Il segretario generale Uilp Carmelo Barbagallo oggi, 28 ottobre a Roma,  ha aperto la manifestazione Uilp Lazio e Spi Cgil Lazio ‘Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha‘ Noi siamo qui in piazza perché rivendichiamo il potere d’acquisto per i pensionati. Noi siamo qui in piazza perché vogliamo dare una mano ai nostri lavoratori attivi.

“Noi siamo qui in piazza -ha dichiarato Barbagallo- perché vogliamo gridare così forte che ci ascoltino i signori del Palazzo. Dovrebbe essere qua vicino pure.

I pensionati italiani pagano più del doppio delle tasse della media europea. E i pensionati sono il vero ammortizzatore sociale del paese. In ogni due famiglie, almeno in una ci sono i pensionati che intervengono sia personalmente per dare una mano per i figli e per i nipoti, sia economicamente perché bisogna dare sostegno ai redditi dei lavoratori dipendenti.

E io dico una cosa e vorrei che fosse chiaro per tutti. Noi siamo per dare una mano ai nostri lavoratori dipendenti. I nostri pensionati devono partecipare a tutta la lotta che fanno i lavoratori attivi per fare il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro.

In piazza anche a fianco dei lavoratori

Perché se non gli diamo una mano e non fanno i contratti come devono essere fatti, avremo ulteriori poveri pensionati nel prossimo futuro e ci dovremo sempre stare attenti noi. In questo paese ci sono 3 milioni e 300 mila non autosufficienti. Abbiamo fatto fare la legge alla fine della legislatura, non ci hanno messo un euro e continuano a non metterci un euro.

Perché gli euro servono per gli evasori. Ci sono i banchieri che devono prestare un po’ di soldi che poi gli ritornano indietro. Ci prestassero a noi un po’ di soldi che poi gliele ritorniamo, insieme a quelli dei banchieri.

Se noi non reagiamo la situazione del paese si va peggiorando. Noi dobbiamo fare in modo che il paese sia coeso, altro che autonomia differenziata. Io sono siciliano, noi ce l’abbiamo l’autonomia differenziata. Non mi pare che siamo andati bene come dovevamo andare Ma comunque noi siamo perché il paese sia unito.

Noi siamo perché ci sia la possibilità di adeguamento delle pensioni.

Rivendichiamo ciò che è nostro di diritto: la rivalutazione delle pensioni

Mi voglio prendere un piccolo mento. Siccome abbiamo fatto la causa per l’adeguamento delle pensioni, probabilmente il governo si è preoccupato Ma stiamo valutando con gli Avvocati cosa dobbiamo fare, perché non possono permettersi di fare quello che vogliono con le nostre pensioni.

Ricordiamoci una cosa, che noi siamo qui in piazza per rivendicare ciò che è un nostro diritto. Ci hanno spiegato che le pensioni sono troppo care. Ragazzi, mi raccomando, questi dieci centesimi al giorno non spendeteli tutti assieme, perché si può creare un problema economico nel paese

L’adeguamento delle pensioni non è un aumento delle pensioni. Gli devo fare una proposta che deve per forza accettare. Ma bisogna fare in modo che il Governo si renda conto che dare tre euro al mese di aumento alle pensioni minime è una beffa.

Non c’è manco da commentarlo. Come si fa a commentare questo sostanziale aumento? Come si fa a dire che non è una elemosina? Come si fa a dire che non è con questo che risolveremo i problemi del paese? Noi siamo per fare una discussione.

Dobbiamo lottare e saremo sempre in piazza quando è necessario. E lo faremo sempre come l’abbiamo sempre fatto, civilmente. Non so perché si sono preoccupati per questa manifestazione ma cercheremo di spiegargli che noi facciamo le manifestazioni civili come lavoratori, come pensionati e come sindacati.

È per questo che dovremo fare sempre questo esercizio. Venire in piazza non è fare del male. Noi purtroppo non possiamo scioperare perché l’unica cosa che potremmo fare è lo sciopero della fame ma a quello ci pensa il governo.