Consiglio Uil Pensionati: “In Italia i pensionati sono 16 milioni. 3 milioni sono non autosufficienti. Per ottenere una Legge di civiltà che li tutelasse abbiamo fatto una battaglia lunga vent’anni. La legge, l’abbiamo ottenuta, ma non ci hanno messo i soldi. E le risorse che già ci sono non vengono spese. È come il gioco delle 3 carte. Succedono cose incomprensibili. Come i medici, che prima vengono chiamati eroi e poi vengono multati perché hanno lavorato troppo.”
Così, Carmelo Barbagallo Segretario generale, concludendo i lavori Consiglio nazionale Uil Pensionati, riunitosi oggi 23 ottobre a Roma.
“Dobbiamo decidere cosa fare. Non possiamo farci dire “dove eravate”. Con questo Governo, che durerà per tutta la legislatura, dobbiamo farci i conti. Noi siamo sinistra sociale. Dobbiamo convincere i nostri iscritti della giustezza delle nostre rivendicazioni. Dobbiamo raggiungere gli obiettivi. Come stiamo facendo con le cause pilota contro il taglio della rivalutazione decisa con la Legge di Bilancio 2023.
Dobbiamo continuare perché incentivare il potere d’acquisto dei pensionati vuol dire incentivare i consumi e far girare l’economia. Ricordo che il 70% del prodotto delle nostre imprese è rivolto al consumo interno.
Dobbiamo fa sentire la nostra voce. I governi ci convocano, ci ascoltano ma non ci sentono.
Noi abbiamo il compito di far perdere consenso a chi non vuole fare ciò che è nell’interesse di pensionati e lavoratori, perché qui la situazione peggiora: molti pensionati non arrivano a fine mese, alcuni rinunciano addirittura a curarsi. La classe media arranca e la classe più povera muore di fame. Di queste cose bisogna discutere territorio per territorio, regione per regione. Altro che autonomia differenziata, dobbiamo appianare le divergenze, non aumentarle Siamo un Paese immobile, abbiamo anche problemi di infrastrutture, non solo nelle isole ma in tutto il Paese Non riusciamo a far circolare né le merci né le persone. Questo anche perché non siamo stati in grado di governare le transizioni, industriale, globale e ora digitale. Io non sono contro le innovazioni, sono per cavalcarle. Ma le decisioni sui grandi cambiamenti vanno prese insieme, anche e soprattutto con le parti sociali. Se non troveremo un modo di discutere di queste cose l’intelligenza artificiale ci dà la mazzate finale. Perché non è possibile che sia un algoritmo, o chi scrive l’algoritmo, a scegliere per la vita delle persone. Noi vogliamo decidere per noi.
I pensionati sanno di cosa hanno bisogno: hanno bisogno di un sistema sociosanitario efficiente ed efficace e di un potere d’acquisto degno di questo nome. Noi abbiamo molte proposte, oltre a quelle contenute nella piattaforma unitaria, approvata all’unanimità in una grande Assemblea con Spi e Fnp . Come Uilp abbiamo proposto l’istituzione di un Servizio civile di anziani attivi, che consenta alle persone anziane che possono e lo desiderano di svolgere attività a loro gradite a servizio della comunità. I lavori socialmente utili non devono farli i giovani, i giovani hanno bisogno di stabilizzazione. Sempre nell’ottica della solidarietà generazionale, abbiamo proposto un Co-housing di studenti e pensionati contro il caro affitti. Ci sono più di 1 milione di persone anziane che vivono sole, molte di loro sarebbero ben contente di condividere la propria abitazione con i giovani universitari, martoriate dal caro affitti. Sarebbe anche un modo per calmierare i prezzi.
Vedete, bisogna proporre, prima delle proteste vanno fatte le proposte. Solo se la proposta non viene ascoltata va fatta la protesta Se non ci mettiamo a fare le iniziative per muovere il consenso, è inutile che ci lamentiamo del risultato finale. Noi non staremo fermi. Le idee le abbiamo. La forza abbiamo dimostrato di averla. Ci daremo da fare.”