Cedolino pensione gennaio 2025
DATA DI PAGAMENTO
Il pagamento del cedolino pensione gennaio 2025 avverrà con valuta 3 gennaio.
Rivalutazione delle pensioni 2025.
L’indice provvisorio di rivalutazione delle pensioni per il 2025 è pari allo 0,8%, salvo conguaglio da effettuarsi l’anno prossimo.
Esempi di rivalutazione gennaio 2025:
Ne abbiamo parlato QUI, di seguito qualche esempio:
PENSIONE | INCREMENTO | PENSIONE RIVALUTATA |
1000 EURO | 8 EURO | 1008 EURO |
1500 EURO | 12 EURO | 1.512 EURO |
2500 EURO | 19,92 EURO | 2.519,92 EURO |
3200 EURO | 24,71 EURO | 3.224,71 EURO4000 |
Si tratta ovviamente di importi lordi.
Ricordiamo che le prestazioni di accompagnamento alla pensione (assegni straordinari, isopensione, indennità di espansione, APE sociale) non vengono rivalutate, poiché non hanno natura di prestazione pensionistica.
Precisiamo che le operazioni di rinnovo possono aver generato conguagli a credito o a debito a vario titolo relativi all’importo di pensione erogato nell’anno 2024. Tali importi si trovano nel cedolino di pensione di gennaio 2024, con la descrizione “Conguaglio Pensione da Rinnovo”.
Cedolino pensione gennaio 2025 trattenute fiscali: conguaglio di fine anno 2023, addizionali regionali e comunali, tassazione 2024
È stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2024 (IRPEF e addizionale regionale e comunale a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS.
Se le trattenute sono state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, l’INPS, in qualità di sostituto di imposta, deve recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2025. Anche con azzeramento dell’importo di pensione in pagamento, laddove le imposte siano pari o superiori all’importo del rateo mensile in pagamento.
Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18mila euro, per il quali il ricalcolo dell’IRPEF ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, si estende la rateazione fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, decreto legge n. 78/2010, convertito nella legge n. 122/2010).
Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, inoltre, a decorrere dal rateo di pensione di gennaio, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2024.
Ricordiamo che queste trattenute si effettuano in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono; le somme conguagliate si certificano nella Certificazione Unica 2025.
Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.
INDICE DI RIVALUTAZIONE DEFINITIVO PER IL 2024
L’indice di rivalutazione delle pensioni per il 2024 è confermato nella misura del 5,4%, già attribuito dal 1° gennaio 2024 in via provvisoria; pertanto, non c’è conguaglio.