Il taglio del cuneo fiscale non arriva a caso: è la conseguenza di una campagna di mobilitazione forte e determinata messa in campo lo scorso anno da Cgil, Cisl, Uil e del successivo confronto con il Governo. È il primo passo, strutturale, verso quella riforma complessiva che invochiamo da molti anni e che deve rendere il sistema fiscale davvero coerente con il principio costituzionale della progressività. Attendiamo, dunque, che parta questo percorso che dovrà condurre a una riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti e i pensionati, tale da far riprendere i consumi e l’economia del Paese. Intanto, lunedì si avvia il tavolo sulle pensioni.
A questo proposito, il Ministro dell’Economia dice che la proposta dei Sindacati non sarebbe concreta: ci confronteremo e proveremo a fargli cambiare opinione. Fino a oggi, si è fatto cassa su pensionati e pensionandi e la legge Fornero ha inserito rigidità enormi nel sistema equiparando tra loro tutti i lavori. Noi riteniamo che bisogna introdurre criteri di flessibilità, senza penalizzazioni ulteriori: separando la previdenza dall’assistenza e individuando i lavori gravosi e usuranti, il sistema previdenziale continuerà ad essere in perfetto equilibrio.