“È stato un lungo e difficilissimo confronto, giunto sino ai limiti della rottura. Alla fine, siamo riusciti ad evitare che prevalessero posizioni intransigenti e a garantire un efficace adeguamento del Protocollo del 14 marzo. L’obiettivo è quello della graduale ripresa delle attività produttive e dell’economia del Paese, nel rispetto della sicurezza e della salute dei lavoratori, dei pensionati e di tutti i cittadini”. È questo il primo commento, a caldo, del Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, sull’esito della lunghissima maratona che, per l’intera nottata, ha visto Cgil, Cisl, Uil e le Associazioni imprenditoriali confrontarsi in merito alle proposte avanzate dal Governo. Poi, all’alba, è stata chiamata in causa la Ministra Catalfo, per decidere, insieme, come rendere esigibile l’applicazione del documento. Si è così ricostituito il tavolo tra tutt’e tre i soggetti che lo avevano avviato nel primo pomeriggio di ieri. Presenti per la Uil anche il Segretario generale aggiunto, Pierpaolo Bombardieri, e le Segretarie confederali Tiziana Bocchi, Silvana Roseto, Ivana Veronese.
Sono stati affrontati e definiti, quindi, tutti i capitoli controversi: dal ruolo del medico competente all’istituzione di un comitato territoriale per monitorare e sostenere le piccole aziende nella gestione di questa fase, sino alla sanzione della sospensione dell’attività per le imprese inadempienti. “La Uil – ha sottolineato Barbagallo – ha evidenziato che le richieste sindacali erano scaturite dal carattere “emergenziale” del provvedimento. Ecco perché sono state colte le indicazioni dell’Inail e del Comitato di esperti, così come proposte dal Governo, a tutela della salute di tutti i lavoratori. Alla fine ha prevalso il senso di responsabilità – ha concluso Barbagallo – e sono state adottate le migliori soluzioni che è stato possibile condividere”.