Legge delega sulla disabilità: il Consiglio dei Ministri dello scorso 1° Maggio ha approvato il primo decreto attuativo (48/2023) della Legge delega sulla disabilità (Legge 22 dicembre n 2021, n. 227).
Ci soffermiamo solo sulle nuove disposizioni riguardanti le persone con disabilità, che prevedono la sostituzione del Reddito di cittadinanza con l’Assegno di inclusione, i cui criteri restrittivi restringono fortemente la platea dei beneficiari.
L’Assegno, della durata di 18 mesi e rinnovabile per altri 12, con sospensione di 1 mese, è rivolto solo a nuclei in cui siano presenti minori, persone con disabilità o persone con più di 60 anni di età, residenti in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in via continuativa e il cui Isee ordinario non superi 9.360,00 euro. Inoltre, il limite reddituale “base” per percepire l’Assegno di inclusione è di 6.000 euro annui per l’intero nucleo.
Legge delega sulla disabilità: le risorse del Decreto
Viene poi istituito un Fondo, pari a 7 milioni di euro per l’anno 2023, atto a garantire un contributo per gli enti del Terzo settore e per le Onlus per ogni assunzione a tempo indeterminato di una persona con disabilità con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, effettuata dal 1° agosto 2022 al 31 dicembre 2023.
Tuttavia, le modalità di ammissione, quantificazione ed erogazione del contributo, le modalità e i termini di presentazione delle domande, nonché le procedure di controllo saranno definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, o del Ministro delegato per le disabilità e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, entro il 1° marzo 2024, cioè dopo la scadenza del periodo di validità dello sgravio economico.
In ultimo, il decreto finanzia 60 milioni di euro per le attività socio-educative a favore dei minori, ma nel testo non si formalizza alcun vincolo per le pari opportunità dei minori con disabilità.