DM n.43 dell’11 marzo 2022 che recepisce le Linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità
Presentate e illustrate in conferenza stampa il 16 marzo c.a., a Roma, dal Ministro Orlando e la Ministra Stefani le “Linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità” e la relativa Banca dati del collocamento obbligatorio mirato.
Le Linee guida facendo propri i principi espressi dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità e tenendo conto degli obiettivi della Strategia europea per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 definiscono interventi, indicazioni e metodi per ottimizzare risorse, servizi, strumenti e prestazioni per favorire l’inserimento lavorativo e la realizzazione dei progetti di vita indipendente delle persone con disabilità.
Secondo i principi delle pari opportunità, le linee guida, previste dal d.lgs. 151/2015, vengono implementate, con Decreto Ministeriale n. 43 dell’11 marzo 2022 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, sulla base della multidimensionalità, della redazione di progetti personalizzati, della realizzazione di una rete integrata di servizi per sostenere le persone con disabilità e le imprese interessate dalla norma del collocamento mirato.
Non si sostituiscono alle legislazioni regionali che hanno regolamentato l’applicazione del collocamento mirato, bensì intervengono per favorire la fruibilità dei servizi con strumenti e risorse adeguati, ridurre i divari territoriali e procedere allo standard omogeneo su tutto il territorio nazionale nel processo di attuazione delle norme.
Le Linee guida nascono, inoltre, per orientare le azioni del sistema nella prospettiva di un miglioramento continuo dell’efficacia delle prestazioni, favorito da attività di monitoraggio e da una condivisione delle pratiche valide tra le diverse realtà locali.
Recepite quindi con Decreto Ministeriale n. 43 dell’11 marzo 2022 le linee guida prevedono interventi concreti specifici rivolti a tre tipologie di beneficiari:
• giovani con disabilità non ancora in età da lavoro o ancora all’interno del sistema d’istruzione, che saranno “accompagnati” in un percorso di inclusione sociale e integrazione lavorativa;
• coloro che accedono per la prima volta alle liste del collocamento obbligatorio o sono iscritti da non oltre 24 mesi;
• disoccupati da oltre 24 mesi e persone che rientrano nel mercato del lavoro dopo dimissioni, licenziamenti o lunghi periodi di malattia, infortunio sul lavoro, malattia professionale o riabilitazione.
Sarà formalizzato un organigramma e un Responsabile del processo di presa in carico e del progetto personalizzato per ciascuno degli iscritti alle liste per il collocamento mirato e sarà costruita, presso ogni Servizio per il collocamento mirato, una rete integrata attraverso la cooperazione operativa tra i diversi servizi pubblici territoriali nella quale partecipino, i servizi sociali, sanitari, educativi e formativi del territorio e l’Inail. I servizi di collocamento mirato raccolgono tutte le informazioni utili all’analisi del funzionamento del posto di lavoro disponibile e alla descrizione del relativo ambiente complessivo di lavoro, organizzano inoltre, la formazione per gli operatori del collocamento mirato, per potenziare le competenze specifiche relative all’analisi delle caratteristiche dei posti di lavoro.
Entro 18 mesi i servizi sono chiamati ad attuare una ricognizione sugli iscritti per verificare le permanenze nelle liste del collocamento obbligatorio per le persone iscritte da oltre 24 mesi, identificando: le cause prevalenti della loro perdurante condizione di disoccupazione; il numero di offerte di lavoro presentate loro nel medesimo periodo.
Una novità rilevante delle linee guida è rappresentata dall’introduzione del Responsabile dell’inserimento lavorativo, con funzioni di facilitatore con i centri dell’impiego e i servizi territoriali per l’inserimento lavorativo, nonché, di mediatore nel contesto lavorativo e nella gestione dell’ambiente di lavoro partecipa alla predisposizione del progetto personalizzato di inserimento lavorativo delle persone disabili. Deve possedere competenze specifiche acquisite con specifici percorsi di formazione. Per le PMI Il ricorso alla figura del responsabile dell’inserimento lavorativo nei luoghi di lavoro può essere fatto anche in forma consulenziale attingendo a competenze disponibili sul territorio.
Vengono previsti, da parte delle amministrazioni competenti per il collocamento mirato, meccanismi e clausole premianti negli appalti pubblici a favore di imprese ed enti che abbiano istituito la figura del Responsabile dell’inserimento lavorativo nei luoghi di lavoro.
Vengono previste di campagne di comunicazione e promozione per la valorizzazione della responsabilità sociale delle imprese che garantiscano buoni risultati quantitativi e qualitativi sul piano occupazionale e producano i necessari cambiamenti culturali sulla tematica della disabilità in contesti organizzativi e produttivi.
Altro strumento fondamentale della rete integrata sarà il comitato tecnico, il quale ha il compito di compilare la scheda che dovrà contenere l’esito della valutazione in ottica bio-psico-sociale. Viene infatti assicurata la presenza di équipe multidisciplinari che coinvolgono in maniera più continua il centro per l’impiego, i servizi sociali e i servizi sanitari e sarà individuato un case manager che, come nel caso del Reddito di Inclusione, curi la realizzazione e il monitoraggio del progetto personalizzato.
Tra gli strumenti previsti, figura anche il “lavoro agile, inteso come accomodamento ragionevole, con lo scopo di incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Fulcro della disciplina del lavoro agile – viene precisato – è l’accordo tra le parti; in esso, infatti, si individua la base volontaria del ricorso a tale modalità di resa della prestazione.
Le amministrazioni, entro il 31 marzo di ogni anno prevedono una ricognizione sulle risorse umane, strumentali e finanziarie dedicate al collocamento mirato sul proprio territorio. È previsto il coinvolgimento attivo della persona nella costruzione del percorso personalizzato e nella definizione del patto di servizio personalizzato.
Viene istituita la Banca dati del collocamento obbligatorio mirato, che definisce le modalità attuative della raccolta di informazioni e la semplificazione degli adempimenti in materia di assunzioni mirate per persone diversamente abili. Il consolidamento della gestione sistematica dei dati amministrativi, attraverso la piattaforma informatica, accessibile a Regioni, Inail, Dip.to Funzione Pubblica, Presidenza Consiglio dei Ministri, Anpal, datori di lavoro pubblici e privati e persone iscritte presso il collocamento mirato, prevede l’aggiornamento costante e regolare dei flussi informativi e una piena interoperabilità tra i sistemi di riferimento sulla disabilità, nel quadro della governance regionale e in sinergia con le esigenze di uniformità espresse a livello nazionale, anche ai fini di una loro opportuna analisi e valutazione.
Sono previste interlocuzioni fra Ministero del lavoro, INPS e INAIL e Regioni al fine di approntare tutti gli adempimenti utili per rendere operativa la stessa Banca dati con l’obiettivo di delineare un percorso di collaborazione e condivisione interistituzionale orientato verso un sistema di inclusione lavorativa più efficiente e organico in tutto il Paese.
L’attuazione delle linee guida sarà oggetto di un monitoraggio annuale, da parte del Ministero con la collaborazione delle amministrazioni regionali competenti e tavoli tecnici tra gli attori istituzionali sono già stati previsti per i necessari completamenti.
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale n. 43 dell’11 marzo 2022 per avere il dettaglio più completo delle linee guida, vi riportiamo di seguito la bozza del decreto e in allegato il pdf, il link dove è possibile scaricare le slide delle linee guida sul collocamento mirato presentate nella conferenza stampa e il link della gazzetta ufficiale (23/2/2022) per consultare il decreto 29 dicembre 2021 recante “Definizione dei dati da trasmettere e delle altre modalità attuative della banca dati del collocamento mirato, per la razionalizzazione, la raccolta sistematica dei dati disponibili, per la semplificazione degli adempimenti, per rafforzare i controlli, nonché per migliorare il monitoraggio e la valutazione degli interventi”.

https://www.lavoro.gov.it/_layouts/15/Lavoro.Web/AppPages/GetResource.aspx?ds=pl&rid=20521

https://www.lavoro.gov.it/priorita/Documents/Presentazione-Linee-Guida-16032022.pdf

www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/02/23/22A01276/sg