“L’interessante ricerca del Censis presentata oggi evidenzia la necessità di un profondo cambiamento culturale e delle politiche economiche, previdenziali, fiscali, sanitarie e sociali del nostro Paese per far fronte in modo positivo all’aumento della durata di vita e all’invecchiamento della popolazione. E conferma la validità delle nostre proposte in merito come Uilp e come Uil”.

È quanto dichiara il Segretario generale Uil Pensionati Romano Bellissima. “Come Uilp e Uil infatti – prosegue Bellissima – chiediamo modifiche all’attuale sistema previdenziale e fiscale per ottenere pensioni adeguate per gli anziani di oggi e per quelli di domani. Per avere un sistema previdenziale sostenibile e adeguato è inoltre necessario rilanciare lo sviluppo, sostenere una buona occupazione e contrastare l’eccessiva precarietà che caratterizza il lavoro dei giovani oggi.

Per quanto riguarda l’assistenza alle persone non autosufficienti, siamo stati tra i primi a portare all’attenzione dell’opinione pubblica questo vero e proprio dramma e le difficoltà grandissime che vivono le famiglie. Come Sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil abbiamo promosso e consegnato al Parlamento una legge di iniziativa popolare sulla non autosufficienza. Oltre 700mila cittadini hanno firmato per sostenerla, ma la legge non è mai stata discussa in Parlamento. Oggi – prosegue Bellissima – non si può più aspettare. Serve una legge nazionale che garantisca sostegni e servizi adeguati per le persone non autosufficienti e le loro famiglie, uniformi in tutto il territorio nazionale per evitare le grandi sperequazioni che oggi esistono tra territori.

Più in generale – conclude Bellissima – se vogliamo che l’allungamento della durata della vita non cominci a diventare un incubo per i cittadini, dobbiamo cambiare profondamente tutte le politiche del nostro Paese, per renderlo adeguato a una popolazione che invecchia e invecchierà. Ma attenzione: – evidenzia Bellissima – cambiamento non vuol dire ulteriori tagli al welfare, ma rivalutazione del potere d’acquisto di pensionati e lavoratori; razionalizzazione della spesa pubblica; eliminazione degli sprechi e dei privilegi; investimenti per un invecchiamento attivo e per la promozione di sani stili di vita; potenziamento della prevenzione e della diagnosi precoce; potenziamento della medicina del territorio; sostegno all’innovazione e alla ricerca anche per quanto riguarda prodotti e servizi rivolti alle persone anziane; diverse politiche delle città e abitative che promuovano anche modalità diverse del vivere insieme e dell’abitare”.