“La trattativa è sicuramente in una fase delicata”. Silvano Miniati, segretario generale della Uil Pensionati commenta in questo modo lo stato del confronto tra Governo e sindacati sulla rivalutazione e l’aumento delle pensioni. “C’è la necessità – prosegue Miniati – di scegliere in modo chiaro se si vuole fare una operazione assistenziale oppure una operazione previdenziale. Non ci può essere una via di mezzo. Il rischio invece è che ci sia ancora chi si illude che basta mettere insieme in un frullatore due cose completamente diverse per amalgamarle e ottenere un buon risultato. Questo può andare bene per la frutta, non certo quando si cerca di mescolare insieme due ipotesi completamente diverse in campo previdenziale e assistenziale. Come Uil Pensionati, e anche unitariamente come sindacati dei pensionati confederali, abbiamo sempre sostenuto in modo deciso la necessità di rivalutare tutte le pensioni, partendo da quelle di importo più basso, restando ancorati al diritto previdenziale, basato sugli anni di contributi e sul loro ammontare. Fondamentale anche introdurre meccanismi strutturali che impediscano la futura perdita di potere d’acquisto delle pensioni. Noi – conclude Miniati – siamo stati e saremo sempre disponibili alle mediazioni, ma non ai pasticci”.
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