“L’intesa tra Governo e Regioni sul Patto per la salute è un passo avanti positivo per tutti i cittadini e in particolare per gli anziani. Positivi in particolare il rifinanziamento del Fondo per le non autosufficienze e l’aumento delle risorse per sanità e sociale”.
È quanto dichiara il Segretario generale della Uil Pensionati Romano Bellissima.
“Valutiamo particolarmente positivo il rifinanziamento per il 2010 con 400 milioni del Fondo per le non autosufficienze, un Fondo che è stato istituito dal precedente Governo in seguito alle pressioni e alle richieste dei Sindacati dei pensionati. Come Uilp, nell’incontro con il ministro Sacconi dello scorso luglio avevamo espresso la nostra grande preoccupazione per l’assenza di un suo rifinanziamento, perché le risorse nazionali sono indispensabili per l’attuazione dei piani e dei progetti delle Regioni.
E avevamo chiesto misure da parte del Governo. Ci auguriamo ora che il Fondo sia finanziato anche per gli anni successivi, almeno fino al 2013, possibilmente con stanziamenti più consistenti. Un’altra priorità fondamentale – prosegue Bellissima – è l’approvazione di una organica legge nazionale per la non autosufficienza, che realizzi una rete di servizi e di sostegni anche economici omogenea su tutto il territorio nazionale e che riprenda i contenuti della proposta di legge di iniziativa popolare elaborata dai sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, in raccordo con le tre Confederazioni, a sostegno della quale sono state raccolte oltre 700mila firme consegnate in Parlamento nel gennaio 2006. Una legge nazionale e un Fondo nazionale, con congrui stanziamenti annuali, sono assolutamente necessari per rispondere ai bisogni di una parte della popolazione particolarmente fragile, tra cui moltissimi anziani, e per assicurare uguali tutele a tutti i cittadini in ogni parte del Paese, ovviando alle diseguaglianze che già si stanno delineando. In assenza di una legge nazionale, infatti, diverse Regioni hanno approvato, o stanno approvando, leggi regionali, con i relativi Fondi. Questo sta provocando disparità non solo tra le Regioni che hanno legiferato e quelle che non hanno legiferato, ma anche tra le stesse Regioni che hanno legiferato, perché le normative sono differenti sia nei contenuti sia nell’entità dei Fondi stanziati. Tornando al Patto per la salute – afferma ancora il Segretario generale della Uilp – sono positivi anche l’incremento del Fondo sanitario nazionale, i finanziamenti per gli investimenti in sanità, l’aumento, sia pure modesto, del Fondo sociale e il parallelo impegno delle Regioni a una razionalizzazione della spesa e un miglioramento della qualità dei servizi. Le persone anziane, infatti, di cui oltre 2 milioni sono totalmente non autosufficienti – conclude Bellissima – sono tra le prime a subire le ripercussioni negative di una riduzione delle risorse e dei servizi in campo sanitario e sociale e, viceversa, tra le prime a ricevere benefici da un loro miglioramento e potenziamento, con particolare attenzione ai servizi residenziali e semiresidenziali”.