La rivalutazione delle pensioni non è un regalo. “Apprendiamo che il Governo sta facendo i conti sul costo della rivalutazione delle pensioni. Si tratterebbe di 5 miliardi, ovviamente al lordo del ritorno fiscale.” A dichiararlo, oggi 9 settembre, Carmelo Barbagallo, Segretario generale Uilp.
“Non vorremmo che queste cifre venissero pubblicizzate per ‘mettere le mani avanti’ in modo da prepararsi a nuovi tagli della rivalutazione. Ci preme ricordare -aggiunge Barbagallo- che la rivalutazione delle pensioni non è un regalo ma è l’unico modo che hanno i pensionati per recuperare il proprio potere d’acquisto.
Ricordiamo inoltre che negli ultimi 10 anni le pensioni hanno subito una significativa erosione del loro potere d’acquisto. Per esempio, una pensione di 3.500 euro lordi ha perso in 10 anni quasi 10mila euro. La perdita maggiore, si è verificata gli anni 2023 e 2024, anni in cui l’inflazione era molto alta e il metodo di rivalutazione più severo.
Noi chiediamo che, prima della Manovra, il Governo riapra un tavolo di confronto serio sul potere d’acquisto delle pensioni. Quelle italiane sono poi le più tassate d’Europa. Noi chiediamo poche azioni concrete:
- la piena rivalutazione di tutte le pensioni.
- il taglio delle tasse anche per i pensionati.
- l’ampliamento della platea dei beneficiari della quattordicesima e l’incremento dell’importo per chi già la riceve.”
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Rivalutazione: gli effetti dei tagli
Uno studio condotto dalla Uil Pensionati evidenzia come a causa del blocco della rivalutazione si sia verificata una pesante perdita reale e permanente per i pensionati.
Ad esempio, una pensione lorda di 2.256,21 euro nel 2014 nel 2024 avrebbe dovuto raggiungere i 2.684,37 euro lordi la rivalutazione fosse stata al 100% dell’inflazione. Tuttavia, a causa del blocco della rivalutazione, la stessa pensione nel 2024 è arrivata solo a 2.615,40 euro lordi, comportando una differenza di 888,61 euro su base annuale (2024) e una perdita complessiva di 2.067,48 euro in dieci anni.
La medesima analisi è stata svolta su una pensione iniziale di 3.500 euro lordi nel 2014. In questo caso ovviamente la perdita è ancora più marcata, con una differenza di 4.136,86 euro su base annuale (2024) e una perdita totale di 9.619,74 euro nel decennio.