“Come Uilp già da tempo avevamo lanciato l’allarme sulla crescita del costo della vita e chiesto che si utilizzasse subito l’extragettito per tamponare la perdita di potere di acquisto di pensioni e salari. Purtroppo, invece, si è arrivati a una crisi politica che ha privilegiato interessi elettorali e di parte invece di privilegiare gli interessi del Paese e di dare precedenza all’emergenza dell’impoverimento dei lavoratori e dei pensionati”.

È quanto dichiara Romano Bellissima, segretario generale Uil Pensionati, commentando i dati sull’inflazione comunicati oggi dall’Istat. “La preoccupante crescita dell’inflazione, soprattutto per beni e servizi di largo consumo – continua Bellissima – ha ripercussioni negative immediate sulle condizioni di vita di milioni di pensionati. Al prossimo Governo chiederemo subito misure per il recupero del potere d’acquisto delle pensioni, la modifica delle modalità di perequazione delle pensioni rispetto all’inflazione e la creazione di un paniere Istat più realistico e più rispondente ai consumi specifici degli anziani e dei pensionati.

Desta grande preoccupazione il fatto che l’inflazione continui a salire di mese in mese e che oggi si sia raggiunto un dato record dal 1996. Desta ancora maggiore preoccupazione che la crescita più elevata dei prezzi si concentri sui beni alimentari, sui trasporti, sull’abitazione, acqua ed elettricità, tutti beni e servizi che costituiscono la parte più significativa dei consumi e delle spese della popolazione anziana. Questi aumenti, infatti, si concretizzeranno immediatamente in un ulteriore impoverimento dei pensionati e degli anziani italiani. Va anche ricordato che l’adeguamento delle pensioni al costo vita, cioè la rivalutazione rispetto all’inflazione, viene stabilito con un meccanismo complesso che penalizza i pensionati, soprattutto in caso di inflazione in forte crescita. In base a questo meccanismo, all’inizio dell’anno le pensioni sono state rivalutate dell’1,6%, mentre l’inflazione a marzo è del 3,3% e chissà quale sarà il suo valore alla fine dell’anno. Non tutte le pensioni, inoltre, sono oggi rivalutate al 100%, anche se l’ultimo Governo Prodi ha significativamente ampliato la platea dei pensionati per i quali si applica la perequazione integrale.

Come Uil Pensionati chiediamo:

  • misure adeguate per il recupero del potere d’acquisto dei pensionati;
  • adeguamento all’inflazione al 100% per tutte le pensioni;
  • modifiche al meccanismo con cui si rivalutano le pensioni, con la proposta di una rivalutazione che scatti non più annualmente, come avviene oggi, ma a partire dal trimestre o dal semestre successivo;
  • un nuovo paniere Istat che tenga conto del reale aumento dei prezzi e delle tariffe e che sia più rispondente ai consumi specifici degli anziani e dei pensionati.

Queste – conclude Bellissima – sono le richieste che avanzeremo come Uilp al prossimo Governo per arrestare il progressivo e ormai insostenibile impoverimento di milioni di cittadini anziani”.