Le Segreterie nazionali unitarie di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil, riunite a Roma il giorno 11 novembre 2013, hanno approvato il seguente documento relativamente all’Iniziativa dei cittadini europei promossa dalla Ferpa.
Il 5 novembre scorso, la Commissione Europea ha comunicato alla Ferpa – la Federazione europea dei pensionati e delle persone anziane, affiliata alla Ces, di cui fanno parte Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil – la propria decisione di respingere l’Ice (Iniziativa dei cittadini europei) promossa dalla Ferpa per garantire a tutti i cittadini della Ue non autosufficienti e disabili, di ogni età, l’accesso a cure adeguate e una assistenza di lunga durata di qualità.
L’Ice è un recente strumento, istituito dal Trattato di Lisbona, che consente ai cittadini della Ue, raccogliendo almeno un milione di firme in almeno sette Stati membri, di chiedere alla Commissione di legiferare su un qualunque tema, purché di competenza dell’Unione.
La Ferpa aveva promosso l’Ice per ottenere dalla Commissione europea una normativa che potesse costituire un quadro di riferimento legislativo europeo sulle cure di lunga durata, con linee guida che impegnassero tutti i Paesi membri.
Con il suo rifiuto, ancora una volta, nella Commissione Europea hanno prevalso quelle considerazioni di carattere burocratico-contabile, che da tempo la contraddistinguono e che stanno ispirando una politica della Ue che sta provocando il progressivo allontanamento dei cittadini dalle istituzioni europee e dalla stessa Europa.
Con questa decisione, la Commissione Europea, oltre a ignorare che la “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea”, approvata solennemente a Nizza il 7 dicembre 2010, garantisce il diritto alla sicurezza e all’ assistenza sociale (Art.34) e alla protezione della salute (Art.35) di tutti suoi cittadini, contraddice il Trattato di Lisbona sul riconoscimento delle iniziative dirette dei cittadini europei, fa segnare una pericolosa rottura con il mondo dei pensionati e delle persone anziane e con tutti i cittadini dell’Unione, di ogni età, considerando che il dramma della non autosufficienza interessa, e interesserà ancora più in futuro, ogni nazione europea.
I Sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, condividono la volontà espressa dal Segretario generale della Ferpa di proseguire la mobilitazione per garantire tutele adeguate e uniformi alle persone disabili e non autosufficienti degli Stati membri.
Chiedono a Cgil, Cisl, Uil e alla Ces di appoggiare le iniziative e la mobilitazione della Ferpa.
Respingono il modello d’Europa finanziaria che si sta affermando, rappresentata da tecnocrati, e impegnano i propri iscritti a battersi per realizzare una vera Europa dei popoli nella quale i cittadini siano veramente liberi di assumere le proprie iniziative e le soluzioni conseguenti siano adottate democraticamente da maggioranze politiche e non da burocrati politicamente non responsabili.
Chiedono al Parlamento Europeo, che ha già visto importanti sue figure istituzionali esprimersi in occasione della Conferenza sull’Ice della Ferpa tenuta nella sua sede di Bruxelles il 15 maggio scorso, di mobilitarsi e di fare pressioni sulla Commissione Europea perché questo tema di importanza strategica per milioni di cittadini rientri nell’agenda europea.
A questo proposito, una occasione importante saranno le elezioni europee del prossimo anno. I voti dei pensionati italiani saranno determinanti per la selezione della classe politica che dovrà rappresentare l’Italia in Europa. Per Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil è fondamentale che il nuovo Parlamento Europeo si impegni a costruire l’Europa sociale e sia più sensibile ai bisogni delle persone anziane e pensionate e ai temi trasversali della tutela della non autosufficienza.
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