Dal prossimo lunedì 10 dicembre scatterà una nuova fase di mobilitazione dei pensionati. Lo hanno deciso unitariamente le Segreterie di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, che chiamano la categoria a reagire al silenzio del Governo, che non ha dato seguito all’accordo di luglio con i sindacati, relativamente alla istituzione con decreto ministeriale di un Tavolo di concertazione permanente per la valutazione dell’andamento dei redditi pensionistici, in ottemperanza all’art.11 della legge 503/1992.
Nelle settimane scorse – precisano in una nota i tre segretari generali di Spi, Fnp e Uilp, Betty Leone, Antonio Uda e Romano Bellissima – abbiamo sollecitato il rispetto dell’accordo con una lettera al ministro Cesare Damiano, che non ha avuto alcun riscontro. Peraltro, l’adempimento concordato non ha trovato formalizzazione nel ddl-welfare sul quale il Governo ha chiesto e ottenuto la fiducia del Parlamento nei giorni scorsi.
Ora il Governo – concludono Spi, Fnp e Uilp – è ancora in tempo a provvedere: come i pensionati si augurano. Diversamente, la nuova fase di protesta non sarà che la conseguenza obbligata di una clausola negoziale inspiegabilmente disattesa.