Straordinaria presenza di pensionate e pensionati che, in più di un migliaio, hanno sfilato sabato 5 aprile per le vie di Ljubljana alla manifestazione promossa dalla Confederazione Europea dei Sindacati (Ces) in concomitanza con la riunione che i ministri dell’economia e delle finanze dell’Unione Europea (Ecofin) hanno tenuto in Slovenia.
Nel contesto di un’Europa che in questi anni ha visto il progressivo ridursi delle condizioni di reddito di lavoratori e pensionati, i sindacati dei pensionati italiani, presenti con i Segretari nazionali di Spi-Cgil, Fnp-Cisl Uilp-Uil, Renata Bagatin, Mariuccia di Quattro e Agostino Siciliano, unitamente ai pensionati e lavoratori europei, hanno rivendicato l’aumento di pensioni, salari, diritti e sicurezza dentro e fuori i luoghi di lavoro. Bruno Costantini, Segretario generale della Federazione europea delle persone pensionate e anziane (Ferpa), prendendo la parola dal palco degli oratori ha denunciato la precarietà della condizione delle persone anziane, il rischio di nuove povertà, sottolineando come i lavoratori oggi in pensione siano parte integrante del movimento sindacale europeo, della sua storia e delle sue aspirazioni.
È infatti solo con una forte unità intergenerazionale, in grado di dare risposte alle aspettative di giovani, lavoratori e pensionati, che il Sindacato europeo può concorrere alla costruzione di un’Europa sociale più avanzata, eliminando la precarietà del lavoro, le ingiustizie salariali e normative, le discriminazioni verso le aree più deboli della società, come gli anziani. Con la loro massiccia presenza all’Euro-Manifestazione di Ljubljana donne e uomini pensionati e anziani hanno voluto ribadire tutto questo, perché il processo di invecchiamento che oggi coinvolge tutti gli Stati dell’Unione Europea può trovare in questa generazione, già protagonista con le sue lotte di profondi cambiamenti sociali nei luoghi di lavoro e nella società, una grande, indispensabile risorsa. Una realtà di cui tutti devono tenere conto.