Il tema della non autosufficienza, è una priorità per il Paese che non può continuare ad essere ignorata.
L’Italia è uno dei pochi paesi dell’Europa che non ha ancora affrontato con una visione strategica e con strumenti finanziari idonei un fenomeno tra i più rilevanti nella vita del Paese ed in particolare delle famiglie, oggi gravate di pesanti carichi assistenziali e di oneri economici.
La conversione in legge del Decreto legge, quindi, rappresenta l’occasione per affrontare in una ottica di integrazione socio sanitaria il riconoscimento del diritto alla salute delle persone non autosufficienti e la crescente domanda di servizi di cura.
Cgil Cisl e Uil ribadiscono che un intervento organico sulla non autosufficienza, non rappresenta una spesa, ma un investimento finalizzato a garantire una migliore appropriatezza degli interventi, a creare nuova e stabile occupazione ed a ridurre la pressione ed i costi della rete ospedaliera, puntando decisamente sulla domiciliarità e sul potenziamento dei servizi socio assistenziali. Pertanto le Organizzazioni sindacali chiedono al Parlamento ed al Governo che rimettano all’ordine del giorno questo importante tema, assumendo l’impegno di presentare, in accordo con Regioni ed Enti Locali, una normativa che preveda l’adozione, entro la fine dell’anno, di un Piano nazionale per la non autosufficienza in cui vengano definiti i punti essenziali di un intervento organico nella materia.
E’ necessario inoltre individuare, nell’ambito della legge di stabilità, le risorse necessarie a finanziare un processo di riforma complessivo del settore urgente ed indispensabile per il Paese. Cgil Cisl e Uil e Spi, Fnp e Uilp chiedono pertanto alla Commissione un incontro nell’ambito delle audizioni relative al Decreto Legge ed al Governo di avviare un confronto sul programma per la non autosufficienza.