Le segreterie unitarie dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil annunciano una nuova fase di mobilitazione che culminerà il 15 maggio a Roma, al Palalottomatica, con una manifestazione nazionale di oltre 15mila pensionate e pensionati provenienti da tutta Italia.
I tre segretari generali di Spi, Fnp e Uilp, rispettivamente Betty Leone, Antonio Uda e Silvano Miniati, si fanno interpreti del forte disagio con il quale le persone anziane stanno vivendo la prima fase di confronto negoziale col governo al tavolo delle politiche sociali. Finora infatti – sostengono Spi, Fnp e Uilp – non si è andati molto al di là di impegni generici, che non hanno onorato ad oggi effettivamente gli obiettivi contenuti nel memorandum.
Quel memorandum – ricordano Spi, Fnp e Uilp – doveva essere attuato entro il 31 marzo scorso. Ma a tutt’oggi, oltre l’apprezzabile riconoscimento del presidente Prodi, che ha parlato esplicitamente di “livello umiliante delle pensioni in essere”, i sindacati dei pensionati non hanno potuto registrare niente di concreto. Per questa ragione, Spi, Fnp e Uilp unitariamente hanno deciso di aprire una nuova fase di mobilitazione, partecipando significativamente numerosi alle manifestazioni programmate per il 1° maggio, a cominciare da quella nazionale di Torino. Le segreterie unitarie dei sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso inoltre che se dopo la manifestazione nazionale del 15 maggio a Roma non dovesse seguire alcun atto concreto da parte del governo, la mobilitazione continuerà in maniera più incisiva, e con forme di lotta adeguate e inusuali, nella prima metà di giugno.
È necessario coinvolgere cittadini ed opinione pubblica intorno ai due obiettivi rivendicativi dei pensionati – rivalutazione delle pensioni e legge nazionale a sostegno delle persone non autosufficienti – affinché il governo porti più attenzione ai bisogni degli anziani, che rappresentano il 20 per cento della popolazione.