Domani, 10 dicembre, in tutti i principali Paesi della nostra emigrazione si terrà, per il secondo anno consecutivo, una giornata di mobilitazione internazionale per i diritti e la dignità delle persone anziane e dei pensionati italiani residenti all’estero. La mobilitazione è promossa dai Sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil.
Delegazioni di pensionati e anziani italiani si recheranno presso le sedi consolari per illustrare i loro problemi e consegnare ai Consoli una lettera a firma dei tre Segretari generali di Spi, Fnp e Uilp e dei tre Presidenti dei Patronati Inca, Inas e Ital. Nella lettera si chiede ai Consoli di farsi portavoce presso il Governo italiano dei bisogni e delle aspettative dei tantissimi anziani italiani emigrati all’estero che ancora oggi vivono in condizioni di povertà, difficoltà e disagio. Lo scorso anno, l’iniziativa ha avuto molto successo e ha interessato decine di città in ogni parte del mondo. Questa mobilitazione si ripete per il secondo anno consecutivo perché i tanti problemi dei nostri emigrati più anziani non riescono ancora a trovare risposte adeguate, anche se a parole tutti gli interlocutori (dal Governo, al Parlamento, all’Inps) con cui Spi, Fnp e Uilp si sono confrontati in questi mesi si sono dichiarati sostanzialmente concordi sulla necessità di adottare le misure chieste dai Sindacati dei Pensionati.
E cioè:
- Riconoscimento di un assegno di solidarietà per gli anziani nati in Italia e residenti all’estero in condizioni di povertà.
- Abrogazione del requisito dei dieci anni di soggiorno continuativo in Italia per avere diritto all’assegno sociale, introdotto dalla legge n. 133 del 2008. Un requisito impossibile da realizzare per chi torna in Italia dopo essere emigrato da bambino e che discrimina i nostri emigranti più poveri ed anziani.
- Soluzione dei problemi ancora presenti nel pagamento delle pensioni italiane all’estero. In occasione dell’imminente rinnovo della convenzione per il pagamento delle pensioni all’estero, Spi, Fnp e Uilp chiedono a Governo e Inps di eliminare finalmente i disagi che negli ultimi anni hanno colpito i nostri emigrati, soprattutto i più anziani e i residenti in Sud America.
- • Esenzione dal pagamento dell’Ici sulla prima casa in Italia, se non affittata, anche per gli italiani all’estero.
- • Sanatoria degli indebiti pensionistici maturati senza colpa dai pensionati residenti all’estero.
- Ratifica delle Convenzioni internazionali già definite, a partire da quelle con Cile e Canada, e aggiornamento di quelle non più attuali.
Spi, Fnp e Uilp esprimono, inoltre, la propria preoccupazione per i nuovi tagli per gli italiani all’estero che si prospettano nella Finanziaria 2010, soprattutto per quelli all’assistenza sanitaria e indiretta, importantissima per tanti nostri anziani, specialmente in Sud America. Per il 2009, grazie a una vasta mobilitazione, si sono poi trovate risorse aggiuntive. Si devono trovare anche per il 2010.