INCONCLUDENTE L’INCONTRO DEL 28/3/2012 TRA SINDACATI DEI PENSIONATI E MINISTERO DEGLI ESTERI.

La disponibilità del Ministro Giulio Terzi, ad affrontare congiuntamente i problemi dei pensionati italiani all’estero, evidenziata nella lettera con cui accettava la richiesta d’incontro di Spi-Cgil Fnp-Cisl Uilp-Uil, non ha purtroppo trovato conferma in sede di discussione con la Delegazione del Ministero degli Affari Esteri. Il Ministro plenipotenziario Francesco Saverio Nisio ha infatti dichiarato l’incompetenza del Ministero degli Affari Esteri ad affrontare cinque dei sei problemi posti dai Sindacati dei Pensionati. Più precisamente:

  1. Assegno di Solidarietà per gli anziani nati in Italia e residenti all’estero in condizioni di povertà.
  2. Ripristino al diritto all’Assegno Sociale per gli anziani che rientrano in Italia, senza l’obbligo dei dieci anni di residenza continuativa.
  3.  Soluzione del problema degli indebiti pensionistici maturati senza dolo.
  4. Aggiornamento delle Convenzioni Internazionali non più attuali.
  5. Forme di assistenza socio-sanitaria per le aree più fragili e anziane della nostra emigrazione.

Il Ministero degli Affari Esteri sarebbe solo disponibile ad affrontare eventuali casi di disservizio nel pagamento delle pensioni all’estero, facendosi portavoce presso l’Inps delle segnalazioni dei Sindacati dei Pensionati.

Ma, anche in questo contesto, il Ministero degli Affari Esteri si è reso indisponibile a riunioni congiunte con Inps e Sindacati per verificare insieme le possibili soluzioni. Un atteggiamento che rappresenta un deciso passo indietro rispetto alle relazioni intervenute negli anni tra Spi-Cgil Fnp-Cisl Uilp-Uil e Ministero degli Affari Esteri che, pur nelle difficoltà contingenti, aveva sempre visto lo svolgersi del confronto sull’insieme dei problemi degli italiani pensionati e anziani residenti all’estero.

Ci auguriamo pertanto un ripensamento da parte del MAE sul come affrontare i problemi indicati dai Sindacati dei Pensionati. Dopo i pesanti tagli ai servizi e alle risorse destinate alla nostra emigrazione, in particolare a quella più anziana e in difficoltà, da parte del Governo precedente, non vorremmo dover constatare che il Ministero degli Esteri di questo Governo ha in aggiunta deciso di abdicare al suo ruolo di tutela e assistenza degli italiani nel mondo.