Anziani poveri: con la media di 1.000 euro per gli uomini e di 700 per le donne, la Basilicata è tra le regioni italiane con il più basso importo medio mensile pensionistico Ivs liquidato (invalidità, vecchiaia e superstiti), rispetto alla media nazionale. Tra i 143mila lucani percettori di pensione, 33 mila beneficiano della minima, circa
Anziani bistrattati sempre più poveri: osto della vita quadruplicato, tariffe energetiche mascherate da bonus tarocchi, servizio idrico inefficiente e costoso, emigrazione sanitaria inarrestabile con conseguente aggravio di spese all’utenza. A tutto questo si aggiunga la mancata rappresentanza nel paniere dell’Istat, delle necessità degli over 65, il 24% della popolazione italiana, il 37% di quella lucana.
Basilicata: da bonus a malus acqua. L’auspicio è che l’acqua che ci stanno togliendo non sia pagata a caro prezzo dai 140mila lucani coinvolti nella crisi idrica. Una emergenza scatenata in buona parte dalla superficialità di chi governa questa Regione non può ricadere economicamente sulle spalle dei cittadini e degli operatori sociali o commerciali”. Lo
“Assistenza agli anziani, necessario calibrare il manuale per l’accreditamento delle strutture rispetto alle mutate necessità emerse durante il Covid. Subito un confronto con l’assessore Latronico anche sui ritardi nella distribuzione dei vaccini anti-influenzali” La Uilp Basilicata, accoglie con favore l’approvazione del manuale di accreditamento per le strutture socio-assistenziali per anziani da parte del Dipartimento Salute
Il Medioevo della Basilicata senz’acqua: “La Basilicata torna al Medioevo a causa di una crisi idrica che non è solo ed esclusivamente effetto del caldo estremo e della siccità, ma soprattutto di anni e anni di amministrazioni insipienti nei confronti di una rete colabrodo e di una gestione dell’impianto fatta di rattoppi e non di
“Assistenza agli anziani e ai non autosufficienti a rischio in Basilicata. All’assessore Latronico chiediamo un tavolo con sindacati e rappresentanze di Rsa e Case di Riposo. La UilP sostiene la mozione delle minoranze in Consiglio regionale”. “In una regione dove poco meno di un quinto della popolazione residente supera i 65 anni (circa 130mila cittadini
Convocare un tavolo permanente per la terza età e per le disabilità: “La riprova che nei cinque anni passati l’amministrazione Bardi ha lavorato nella totale inerzia, in particolare per quel che concerne l’attività svolta dal dipartimento Politiche della Salute e della Persona, è arrivata in questi giorni, con la nomina del commissario ad acta per
Anziani, fragili e bambini i meno tutelati dal sistema sanitario regionale. Una sanità smantellata e da ricostruire: “Peggiora l’assistenza agli anziani non autosufficienti e nell’area ospedaliera la percentuale di pazienti di età superiore ai 65 anni con diagnosi di frattura del collo del femore operati entro 2 giorni non raggiunge la sufficienza. Stessa cosa per
Anziani, fragili e dializzati dimenticati: “Tenere in ostaggio una Regione nonostante le gravi crisi in atto, bloccando l’attività programmatica da oltre due mesi, è l’ennesima riprova di un centrodestra votato soltanto alle poltrone”. Lo dice Carmine Vaccaro, segretario regionale della Uil pensionati Basilicata, alla luce dei ritardi che il governatore della Regione Vito Bardi, sta
“Anziani, deboli, persone fragili dovrebbero essere ai primi posti insieme ai giovani, nella gestione delle politiche sociali. Ma se si guarda allo stato delle cose c’è da mettersi le mani nei capelli. La Basilicata arretra sempre più nelle performance sanitarie, come si evince dagli ultimi report Agenas e Gimbe, non garantendo servizi sanitari adeguati e
Welfare in Basilicata: “Fanalino di coda tra le regioni italiane in quasi tutte le classifiche relative alla qualità della vita dei cittadini, se per benessere sociale si intende garanzia di accesso alle cure sanitarie, ai servizi per l’infanzia, all’assistenza ad anziani e fragili e a quella per le persone con disabilità. Tutto questo a causa
Autonomia differenziata: “È evidente fin dal termine attribuitole, la portata negativa della riforma della cosiddetta Autonomia differenziata. Differenziare, diversificare, ciascuno per conto suo. Disunire quello i patrioti risorgimentali hanno faticato a mettere insieme. Partendo da quelle materie che la legislazione consente di affidare alla gestione delle Regioni. E in questo caso i territori ricchi saranno