Si è svolta questa mattina a Bologna la Conferenza Stampa indetta da Uilp, Spi ed Fnp Emilia Romagna per illustrare i contenuti delle linee guida regionali e fare un punto della situazione in merito all’accordo definito, lo scorso luglio,  tra sindacati confederali e dei pensionati e la Regione Emilia Romagna sulle case famiglia. L’accordo è stato sottoscritto anche dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), una “firma” fondamentale perché i controlli in queste strutture sono di competenza dei singoli comuni.

In Emilia-Romagna sono circa 600 le Case famiglia che ospitano persone anziane, per un totale di oltre 3.000 posti letto. Una realtà che si è diffusa molto rapidamente in risposta alle esigenze oggettive di assistenza di una popolazione anziana sempre più numerosa e fragile. Purtroppo però mancano regole stringenti per l’apertura e il funzionamento che garantiscano le persone (soprattutto quelle anziane a rischio di non auto sufficienza) che vi accedono. Le cronache dei giornali della nostra regione hanno già raccontato numerosi casi di maltrattamenti e atti di violenza nei confronti di anziani, che sono stati registrati proprio in queste strutture: è successo a Ravenna, Bologna, Parma, Reggio Emilia…

Presenti alla conferenza stampa i segretari generali dei tre sindacati pensionati regionali Spi-Cgil (Bruno Pizzica), Fnp-Cisl (Loris Cavalletti), Uil-Pensionati (Rosanna Benazzi).