Reverse Mentoring: quando a indicare la strada sono i giovani.
Come Uilp sosteniamo da sempre l’importanza dello scambio intergenerazionale, all’interno e all’esterno del luogo di lavoro, per il reciproco scambio di esperienze e competenze.
Abbiamo molte idee per incentivare questo scambio: ad esempio il co-housing tra pensionati e studenti, la nostra proposta del Servizio civile anziani attivi, il Tutoraggio dei lavoratori anziani che formano i lavoratori più giovani.
Oggi parliamo invece del Reverse Mentoring, un particolare modello di tutoraggio in cui sono i giovani a trasmettere le proprie competenze agli anziani.
Già diffuso negli Stati Uniti a partire dagli anni ’90 del secolo scorso, il Reverse Mentoring è una forma di tutoraggio attraverso la quale i dipendenti più giovani condividono con i dipendenti anziani le proprie conoscenze e competenze digitali, informatiche, tecnologiche. Mentre, con la creazione di una relazione più stretta con i loro ‘Mentori digitali’, i seniors aiutano i lavoratori giovani ad orientarsi più agevolmente nel mondo del lavoro.
I benefici sono numerosi. Per gli anziani usufruire del Reverse Mentoring significa:
- Acquisizione di competenze digitali e tecnologiche per adattarsi all’ambiente di lavoro moderno.
- Miglioramento di efficienza e produttività.
- Apertura a nuove idee e approcci innovativi.
- Sviluppo di una mentalità orientata al cambiamento.
- Valorizzazione della diversità di prospettive e generazioni nell’ambiente lavorativo.
Ci sono benefici anche per i giovani. Tra questi:
- Riduzione del divario generazionale e promozione della comprensione reciproca.
- Creazione di un ambiente di lavoro inclusivo e collaborativo.
- Sviluppo delle competenze di leadership e coaching.
- Opportunità di crescita professionale e personale.
In conclusione, il Reverse Mentoring rappresenta un’opportunità preziosa per il reciproco scambio di conoscenze e competenze tra le diverse generazioni. Questo approccio favorisce la condivisione di competenze digitali, l’innovazione, la riduzione del divario generazionale e lo sviluppo delle competenze di leadership.
Il Reverse Mentoring crea un ambiente di lavoro inclusivo, dove la diversità di prospettive e generazioni viene valorizzata e dove tutti possono beneficiare della collaborazione intergenerazionale. Implementare il reverse mentoring può portare a un ambiente lavorativo più coeso, innovativo e resiliente, con professionisti motivati e pronti ad affrontare le sfide dell’era digitale.
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