55.416 (il 10%) sono le pensioni complessivamente erogate nella provincia fermana. L’importo medio è di 720,60 euro contro una dato regionale di 740,89 ero, ovvero con una differenza di euro 20,29. Il 55,70% sono pensioni di vecchiaia complessive, uomini e donne, (53,70 Marche) con importi di €. 901,11; €. 953,12 quello delle Marche, con un delta negativo di €.53,70. Il 66% del totale delle pensioni di vecchiaia è da lavoro autonomo ovvero con la contribuzione minima obbligatoria all’Inps.

L’analisi della provincia fermana mostra che le donne percepiscono una pensione di vecchiaia inferiore agli uomini di ben 420,23 euro al mese. Per Francesco Fabiani, Segretario regionale Uilp Ascoli e Fermo “Quella Fermana è una realtà sociale e produttiva complessa con tantissime micro imprese operanti nel settore calzaturiero ed affini; spesso con pochissimo personale dipendete; tanti lavoratori autonomi e/o, a domicilio (con versamenti sui minimali INPS) e lavoro nero tutti fenomeni a forte presenza femminile. A questo si aggiunge che fino agli anni ‘80 è mancata l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro. Nelle imprese strutturate le donne hanno sempre avuto bassi livelli di inquadramento, spesso operavano con contratti a temine o part time e con periodi di disoccupazione. Non si deve neppure ignorare che spesso hanno lavorato poco a causa di problemi familiari in una realtà con scarsi servizi sociali che non hanno certamente aiutato l’occupabilità femminile”.