Niente può essere mai dato per scontato,in particolare i diritti delle donne.

In tutta Europa, le politiche intraprese negli ultimi anni mettono in discussione i diritti della popolazione anziana e pensionata e delle donne, che sono le più discriminate.

Le mobilitazioni volte ad ottenere un trattamento paritario e il riconoscimento dei diritti sono in continua crescita.

L’8 Marzo dobbiamo affermarci, non solo esigendo il riconoscimento dei dirtti che già ci appartengono, ma anche attraverso la conquista di diritti nuovi.

Essere una donna in pensione, una pensionata, una donna anziana, significa approcciarsi alla vita con una prospettiva diversa.

Essere una donna in pensione, una pensionata, una donna anziana, siginifica essere capaci di vivere serenamente, senza paura e in piena autonomia.

Essere una donna in pensione, una pensionata, una donna anziana, siginifica dedicare il nostro tempo alla società, nei settori che più ci appassionano.

Essere una donna in pensione, una pensionata, una donna anziana, significa, dopo anni di lavoro, godersi appieno il tempo per invecchiare in serenità.

Essere una donna in pensione, una donna anziana, significa continuare a lottare per i nostri diritti, per quelli delle nostre figlie e delle giovani donne.

Essere una donna in pensione, una pensionata, una donna anziana, significa tramandare la nostra conoscenza e la nostra esperienza.

Essere una donna in pensione, una pensionata, una donna anziana, non significa avere paura del domani, non significa dover lavorare ancora per poter vivere, non significa arrendersi e smettere di vivere le nostre passioni.

Essere una donna in pensione, una pensionata, una donna anziana, significa avere pari diritti in tutta Europa.

L’8 Marzo, lasciateci dire forte e chiaro che voler vivere dignitosamente è un diritto fondamentale.

L’8 Marzo, lasciate che noi donne di tutte le generazioni manifestiamo insieme per un diritto universale femminile.