Alfabetizzazione finanziaria e parità di genere per le persone anziane. Questa mattina il primo appuntamento del corso di formazione su strumenti finanziari e sicurezza, dedicato alla popolazione anziana organizzato dalla UIL Pensionati Campania, in collaborazione con il Coordinamento Pari Opportunità della Uil Napoli e Campania.
Ha aperto i lavori dell’incontro, moderato da la responsabile Pari Opportunità e Politiche di Genere UILP Campania Angela Mastrice, la Segretaria Nazionale Uilp Livia Piersanti. Sono intervenuti la Segretaria Uil Campania Camilla Iovino. e il Segretario Generale Uil Pensionati Campania Biagio Ciccone .
L’evento formativo ha visto la partecipazione di Banca d’Italia con le relatrici Mariella Mucci, Franca Moccia e Regina Meo, che hanno fornti gli strumenti conoscitivi utili a individuare e scegliere un conto corrente adeguato alle singole esigenze, le modalità più efficaci per prevenire truffe finanziarie e consigli per una gestione condivisa del patrimonio familiare.
Alfabetizzazione finanziaria e parità di genere: l’intervento di Piersanti
Nel suo intervento, Livia Piersanti ha sottolineato con forza la necessità di promuovere l’educazione finanziaria tra le donne anziane, un’urgenza spesso sottovalutata ma che rappresenta invece una leva fondamentale per la piena autonomia e consapevolezza di sé. Ha ricordato come molte donne in età avanzata si trovino ad affrontare una vera e propria doppia difficoltà da un lato la condizione anagrafica, dall’altro un divario di competenze – soprattutto digitali e finanziarie – che rischia di escluderle dai principali strumenti di tutela e autodeterminazione economica.
Lo stesso divario si osserva, più in generale, nella popolazione anziana tutta, che spesso non dispone delle conoscenze necessarie per gestire in modo consapevole il proprio denaro, comprendere le dinamiche del sistema previdenziale o accedere ai servizi bancari digitali. Questa fragilità si traduce in una maggiore esposizione al rischio di truffe, indebitamento e dipendenza economica, anche all’interno della famiglia.
Piersanti ha voluto poi porre l’accento sulla violenza economica. Ha ricordato come il controllo finanziario sia una delle prime forme – e tra le più persistenti – della violenza maschile contro le donne. Limitare l’accesso al denaro, impedire l’uso del conto corrente, obbligare la partner a giustificare ogni spesa o a firmare documenti che non comprende: sono tutti atti di sopraffazione che rientrano nel perimetro della violenza di genere, e che si radicano in un’asimmetria di potere economico.
In questo contesto, l’educazione finanziaria diventa non solo uno strumento di difesa, ma anche un potente fattore di emancipazione.
Piersanti ha quindi raccontato l’esperienza formativa portata avanti all’interno della UIL, un percorso articolato che ha visto il coinvolgimento diretto della Banca d’Italia. La collaborazione con l’Istituto – fortemente voluta e costruita nel tempo – ha permesso di mettere a punto strumenti semplici ma efficaci, pensati proprio per chi si avvicina per la prima volta ai concetti base dell’economia personale.