7° Congresso della FERPA – 9-11 settembre 2015 – Budapest
Mozione d’attualità sulla politica migratoria dell’Unione Europea
Si constata che ogni giorno porta con sé un dramma umano, che colpisce i migranti che fuggono dai loro Paesi d’origine per sfuggire agli orrori della guerra, della dittatura, della repressione, della miseria.
Come risposta a questi drammi, i Paesi dell’Unione nella migliore delle ipotesi si limitano ad affrontare la mera emergenza, nella peggiore mettono la testa sotto la sabbia, rifiutandosi di mettere in atto le misure umanitarie necessarie per trovare un rimedio a queste tragiche situazioni. E in alcuni Paesi i partiti di destra e di estrema destra traggono profitto da questa situazione per sviluppare e mantenere un clima xenofobo.
Riuniti per il loro 7° Congresso a Budapest, dal 9 all’11 settembre 2015, i delegati della Federazione Europea dei Pensionati e degli Anziani (FERPA) elevano un solenne appello ai responsabili europei e nazionali affinché prendano con urgenza le misure necessarie e durature per porre fine a questo scandalo umanitario, mettendo in atto una politica europea delle migrazioni che impegni in modo solidale tutti gli Stati membri dell’Unione e sviluppando una strategia comune di accoglienza dei migranti e un obbligo comune, ossia condiviso da tutti i Paesi.
È assolutamente necessario e indispensabile prendere delle misure d’urgenza per questa accoglienza, ma è evidente che non ci sarà una soluzione se non si risolveranno i conflitti in quei Paesi: risoluzione a cui l’Unione Europea deve prendere parte attiva.
La lotta contro lo sfruttamento dei migranti non si può dissociare dalla lotta contro lo sfruttamento dei lavoratori europei.
Alla vigilia della riunione dei Ministri dell’Interno europei, la FERPA chiede alla Confederazione dei Sindacati Europei (CES) di rilanciare il suo appello e di chiedere dai responsabili europei (Consiglio, Parlamento, Commissione) l’attuazione urgente di un diritto di asilo europeo.
I militanti della FERPA, da parte loro, si mobiliteranno e agiranno per far accogliere le proprie richieste e si assoceranno alle iniziative prese in tal senso.
Mozione adottata all’unanimità l’11 settembre 2015 e trasmessa:
- Al Presidente del Consiglio Europeo
- Alla Presidenza in carica dell’Unione
- Al Presidente del Parlamento Europeo
- Al Presidente della Commissione
- Al Segretario Generale in carica della Confederazione dei Sindacati Europei
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