RED 2024: sono state avviate con l’Inps le attività di elaborazione e trasmissione delle domande Modd. RED ed INVCIV attraverso gli sportelli CAFUIL.
Per i soggetti i soggetti titolari di prestazioni erogate dall’Inps e collegate al reddito, sussiste un obbligo dichiarativo annuale che permette all’Istituto di verificarne i requisiti.
In particolare:
- attraverso il modello RED 2024, il pensionato deve dichiarare all’Inps i propri redditi con riferimento all’anno 2023 se non interamente comunicati al fisco e, nei casi previsti dalla legge se rilevanti, quelli del coniuge e dei componenti del nucleo.
- Attraverso il modello Sollecito RED 2023, il pensionato viene invitato a dichiarare i propri redditi con riferimento all’anno 2022 in quanto non precedentemente adempiuto nei termini del 29.02.2023.
- Attraverso il modello INVCIV, i soggetti beneficiari di pensione sociale, assegno sociale o assegno sociale sostitutivo di invalidità civile, devono comunicare la sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento, in particolare nel mod. ACC.AS/PS, la permanenza del requisito di stabile residenza continuativa in Italia.
La scadenza di presentazione dei modelli è stabilita per entrambi, al 28 febbraio 2025.
RED 2024: cosa succede in caso di mancato adempimento?
Occorre rilevare, infatti che il mancato adempimento comporta la sospensione delle prestazioni in essere per il pensionato/beneficiario.
Presso le strutture CAFUIL sarà possibile verificare l’obbligo di presentazione dei modelli e scaricare la matricola rilasciata dall’Inps necessaria all’elaborazione dei modelli stessi.
Per i modelli RED, l’Inps non invia preventiva comunicazione cartacea al pensionato ma solo un sollecito in caso di inadempienza. Per i modelli INVCIV, invece, l’Inps invierà comunicazione in un secondo momento per invitare l’invio della comunicazione obbligatoria a chi non avesse ancora provveduto.