Si è tenuto oggi 5 giugno un incontro tra Cgil, Cisl, Uil, SPi, Fnp, Uilp Marche e il Servizio regionale Sanità. Durante l’incontro, avvenuto su richiesta dei Sindacati, si è discusso sul tema dell’annullamento delle prestazioni ambulatoriali di primo accesso con classe di priorità D e P disposto dalla Delibera della Giunta regionale n. 523 del 2020.
Le Organizzazioni Sindacali hanno manifestato totale disaccordo sulla decisione presa da Regione Marche che, nella maggior parte dei casi, complicherà l’accesso alle prestazioni per circa 90.000 cittadini marchigiani, costringendoli a recarsi nuovamente dal loro Medico di Medicina Generale per farsi prescrivere le prestazioni annullate, previa “rivalutazione del bisogno assistenziale”.
Sotto accusa anche le modalità di comunicazione di tale decisione, della quale peraltro non sono stati informati neppure i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni di tutela dei cittadini che fanno parte del Tavolo regionale di monitoraggio sui tempi di attesa.
Vista l’importanza di tale decisione, presa in concerto con i rappresentanti dei Medici di Medicina Generale, sarebbe stato opportuno, secondo i Sindacati, darne notizia attraverso gli organi di comunicazione ufficiali della Regione, con relativa assunzione di responsabilità politica.
Il Servizio Salute si è impegnato a programmare un nuovo incontro per la prossima settimana, al quale saranno presenti anche i rappresentanti dei Medici di Medicina Generale. Gli obiettivi saranno quelli di individuare alcune categorie di prestazioni per le quali si può procedere ad una riprogrammazione diretta della loro erogazione, e di valutare modalità di comunicazione del CUP non automatiche ma personalizzate per alcune categorie di utenti, in particolare gli anziani che da questa situazione subiscono un pregiudizio particolare.