Allarme Rsa in Puglia: il 20 marzo a Bari nella sala del Consiglio Regionale, si è tenuta la audizione in III Commissione consiliare, sull’aumento della quota di compartecipazione delle rette di ricovero delle RSA a carico degli anziani affetti da Alzheimer e delle persone non autosufficienti. Che sta creando grandi difficoltà ai familiari che se ne prendono cura.

La Regione Puglia, con la delibera della Giunta n.659/23, ha deciso di aumentare, dal 30 al 50%, la quota di compartecipazione alla spesa delle rette dei ricoveri nelle RSA, a carico delle famiglie degli ospiti affetti da Alzheimer e demenza senile.
Siamo molto preoccupati per la negazione del diritto alla salute degli anziani affetti da queste patologie, che questo provvedimento mette in atto.
Questa norma è in contrasto con le recenti sentenze della Corte di Cassazione. La Corte ha chiaramente ribadito che le prestazioni per i malati di Alzheimer, se legate alla parte sanitaria, devono essere completamente a carico del servizio sanitario nazionale.

Allarme Rsa: chiesto un incontro all’assessorato Sanità

Per questi motivi, in sede di audizione della terza commissione della Regione Puglia, alla quale hanno partecipato Tiziana Carella, Segretaria Generale UIL Pensionati Puglia e Azzurra Schirosi, Segretaria regionale UIL Puglia, abbiamo chiesto un incontro urgente all’assessorato alla sanità e al Dipartimento salute. L’incontro serve per attivare un tavolo permanente di confronto sulla non autosufficienza, per discutere sulla compartecipazione dei cittadini, e sul monitoraggio sulla qualità delle cure e dell’assistenza erogate nel rispetto della dignità delle persone anziane e non autosufficienti ospiti delle RSA pugliesi.
Le persone con gravi malattie degenerative, quando gli interventi per cui sono ricoverati in RSA abbiano elevata integrazione socio-sanitaria, devono essere presi in carico completamente dal SSN. Alla retta deve provvedere direttamente il Servizio Sanitario Regionale. Pertanto deve essere immediatamente sospesa la retroattività dei pagamenti. Vanno poi messi in diffida gli enti gestori che hanno avanzato queste inaccettabili richieste. Anche attraverso decreti ingiuntivi a carico dei familiari degli ospiti delle RSA, queste le nostre richieste avanzate in sede di audizione.