“Giochi e scommesse: pubblicato il dossier “Giochi e scommesse: il labirinto dell’azzardo”. Il libro è stato illustrato alla riunione de ‘Mettiamoci in gioco‘ un coordinamento di istituzioni, organizzazioni del terzo settore, associazioni di volontariato, associazioni di consumatori e sindacati, di cui la Uil Pensionati fa parte, insieme all’Ada, alla Uil e all’Ital Uil. La Uilp sostiene anche la campagna di comunicazione nazionale Liberi dal gioco d’azzardo, lanciata dallo stesso coordinamento.

L’intervento di Francesca Salvatore, Segretaria nazionale Uilp alla riunione di Mettiamoci in gioco

Si torna a far cassa con il gioco d’azzardo. Periodicamente, quando le finanze pubbliche sono allo stremo, si ricorre al “fare cassa” con le dipendenze delle persone in questo caso con il gioco d’azzardo. Noi vediamo diverse strade per arrivare a contrastare efficacemente la ludopatia. Più che vietare tout court il gioco d’azzardo, perché come abbiamo sperimentato nel passato, il proibizionismo porta quasi sempre a risultati diametralmente opposto aprendo poi la strada al “contrabbando” al sommerso, serve una Legge quadro nazionale che si occupi della materia.La prevenzione attraverso una campagna nazionale con attività informativa e preventiva, a partire dalle scuole, che possa fare la differenza. Potremmo attivarci con il Ministero dell’Istruzione e della Salute per predisporre campagne di informazione e promuovere progetti di educazione sui fattori di rischio connessi al gioco d’azzardo anche nelle scuole di ogni ordine e grado, coinvolgendo istituzioni locali e servizi territoriali del servizio sanitario nazionale. Sul tema del contrasto alla ludopatia molto possono fare anche i Comuni sia quelli grandi che quelli più piccoli. Siamo sempre più convinti che il fare rete fra istituzioni, sindacati e associazioni possa essere una strada per affrontare un disagio sempre più importante ed impattante come quello del contrasto al gioco d’azzardo.

Per fare questo dovremmo coinvolgere l’ANCI nazionale e la Conferenza delle Regioni e Province autonome, attraverso un protocollo d’intesa che tracci linee guida su azioni condivise nei territori, ad esempio: campagne di sensibilizzazione per informare lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati per dissuadere dal gioco e orientare le persone su percorsi socio sanitari quando preda della ludopatia. La nostra sfida, attraverso questo protocollo è quella di provare a stimolare un dibattito ed una consapevolezza maggiore fra le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate e i pensionati riguardo ai rischi legati al gioco d’azzardo. Favorire una maggiore consapevolezza sul fatto che questa pratica può portare in brevissimo tempo alla dipendenza, e di quanto questo può drammaticamente segnare la loro vita delle persone quella degli affetti più vicini familiari e amicali, con la dilapidazione, peraltro, di stipendi, pensioni, risparmi, e con il serio pericolo di cadere preda di usura. Quindi, e concludo, sollecitare una maggiore attenzione su questo argomento, soprattutto in questo momento di maggiore povertà e vulnerabilità delle persone, è una priorità che dobbiamo e possiamo perseguire.

Giochi e scommesse: il labirinto del gioco d’azzardo

“Questo ultimo lavoro di Filippo Torrigiani – ha spiegato Don Armando Zappolini, Portavoce di Mettiamoci in Gioco–  ci offre uno strumento prezioso  per chi si occupa di contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo ed alle sue pesanti conseguenze nella vita di tante persone. Il contributo del CNCA alla Campagna Mettiamoci in Gioco si rafforza con questo testo messo a disposizione di tutti coloro che sono impegnati e denunciare gli effetti dell’azzardo e la mancanza di una politica che tuteli davvero le persone. La prefazione del Card. Matteo Zuppi ed il contributo di Luciano Gualzetti evidenziano poi questo stretto legame della Campagna Mettiamoci in Gioco con le Fondazioni Antiusura delle Caritas e con la Chiesa Italiana. Che rappresentano un argine significativo ed importante al fenomeno. Le schede che riportano tutti i contatti utili per chi ha il problema della compulsività e della patologia sono un ulteriore strumento di gande utilità e mettono insieme  le fondazioni antiusura, i gruppi del CNCA ed i gruppi della rete del Conagga. Mi auguro che tutti possano servirsene nei propri territori e nelle proprie realtà di appartenenza.”

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