Documento unitario Spi, Fnp, Uilp in merito al rapporto presentato presso la Camera dei Deputati dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB), attraverso il quale si avvalorano le nostre preoccupazioni circa l’efficacia del Decreto legislativo 29/2024 attuativo della Legge delega 33/2023.
L’UPB nelle sue considerazioni avvalora le proposte presentate dai sindacati dei pensionati Uilp Uil, Spi Cgil, Fnp Cisl.
Il documento unitario è stato inviato alle Istituzioni: Vice Ministra Lavoro e Politiche Sociali, Presidenti Camera Deputati e Senato, Conferenza Regioni e Province Autonome, ANCI.
Documento Unitario Spi, Fnp, Uilp
Il Rapporto UPB sulla politica di bilancio anno 2024 ha dedicato un intero capitolo (n. 6) a. “Le politiche per la long term care in Italia: luci e ombre delle recenti riforme”. Si tratta di un contributo molto importante che auspichiamo possa essere utilizzato anche per riprendere e possibilmente migliorare il percorso della riforma sulla Non Autosufficienza, avviato con legge delega 33/2023 e, purtroppo, disatteso e rinviato con il successivo decreto legislativo 29/2024 “Disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega di cui agli articoli 3, 4 e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33”.
Il documento UPB analizza le due riforme “parallele”, previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), in materia di disabilità (legge 227/2021) e di persone anziane/non autosufficienza (legge 33/2023), suffragando – in modo approfondito, documentato e con raffronti internazionali – molte delle proposte presentate al Governo da Spi Cgil, Fnp Cisl, Uil Uilp pensionati per l’attuazione della legge delega 33/2023, e avvalorando anche le successive osservazioni critiche al decreto legislativo 29/2024.
In particolare sottolineiamo la dichiarazione contenuta nelle conclusioni del Rapporto UPB: “L’esame condotto sin qui mostra che, anche dopo le recenti riforme, l’assunzione di una responsabilità pubblica sulla LTC (Long Term Care) è ancora molto parziale. Restano numerosi i problemi da affrontare per il riordino delle misure per la disabilità e per garantire una copertura pubblica adeguata del rischio di non autosufficienza su tutto il territorio nazionale”
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