Ieri, 13 aprile, il Consiglio Uilp Sardegna ha lanciato una vertenza sulla condizione degli anziani nella Regione.
“I casi di abbandono registrati dalla cronaca sono soltanto la punta dell’iceberg” ha spiegato il segretario generale regionale Uilp Sardegna Rinaldo Mereu. “La solitudine è per molti anziani un drammatico problema così come è un problema il trattamento delle persone nelle case di assistenza e nelle RSA. Come sindacato abbiamo il dovere di vigilare e rivendicare la sicurezza di chi è ricoverato in queste strutture”.
L’obiettivo della Uilp e della Uilp Sardegna è quello di combattere le diseguaglianze per la costruzione di una società più equa e più moderna che riesca a mettere al centro la sostenibilità sociale. Tra i temi sul tavolo innanzitutto quelli della salute, in primis sul problema delle liste d’attesa (per una Tac a Carbonia bisogna attendere ben 292 giorni), e quello del welfare. Tema molto sentito dalla UilP è quello della Telemedicina, ritenuta di vitale importanza nella riorganizzazione dell’assistenza sanitaria nel nuovo modello territoriale.
“L’evoluzione in atto della dinamica demografica e la conseguente modificazione dei bisogni di salute della popolazione rendono necessario un ridisegno strutturale ed organizzativo della rete di servizi, soprattutto nell’ottica di rafforzare l’ambito territoriale di assistenza.
Uilp Sardegna: la salute, un dono da preservare
Per la Uil, Sindacato delle Persone, la salute, è da intendersi come un “dono da preservare” per tutto il percorso delle persone. Persone che necessitano di un Sistema Salute che abbia la capacità di dare ad ogni vita il suo valore, tramite tutti gli strumenti, tecnologia compresa. Questo deve avvenire solo all’interno di una gestione rigorosamente pubblica dei percorsi di cura ed assistenza in cui investire risorse e assumere personale. Insistiamo con il definire la gestione pubblica delle risorse, perché come da noi sempre dichiarato la Sanità è espressione di volano occupazionale e motore dell’economia del Paese”. Proprio in relazione alla gestione delle risorse pubbliche, dalla Uil Pensionati è arrivata una bacchettata alla Giunta regionale, accusata di gestire in autonomia i fondi del Pnrr senza condividere i progetti con le parti sociali.
Carmelo Barbagallo, Segretario generale Uilp, concludendo i lavori ha dichiarato“ Per la Uilp le pensionate e i pensionati devono poter continuare a svolgere la loro attività in sicurezza. Per questo la Uilp ha proposto di istituire un Servizio Civile di anziani attivi che consenta alle persone anziane che lo desiderano di svolgere attività a loro gradite a servizio della comunità. Abbiamo fatto svolgere ai giovani lavori socialmente utili, ma in questo modo li abbiamo condannati ad una vita di precariato. I giovani hanno bisogno di un lavoro stabile e ben pagato mentre le persone anziane, svolgendo lavori utili alla comunità possono sentirsi più inseriti nel contesto sociale”.